Sulla spinta delle vigorose sollecitazione del giudice Lucy Koh, Apple e Samsung hanno dovuto ridurre la quantità di accuse reciproche e limitare l’ipertrofico numero di brevetti oggetto del contendere. Ma la distanza tra le due parti appare incolmabile come non mai.
La piega che stava prendendo l’intera vicenda legale non è andata giù al giudice (definita “una punizione inusuale e crudele per una giuria”), tanto da arrivare a minacciare uno slittamento della prima udienza se Apple e Samsung non avessero circoscritto il campo delle accuse a quelle fondamentali. E così è stato, a quanto riporta Foss Patents, sebbene di carne al fuoco ce ne sia apparentemente ancora un po’ troppa:
Nella tarda giornata di lunedì, Apple ha fornito alla Corte della California una ristrutturazione davvero notevole del proprio impianto accusatorio nella causa contro Samsung, tagliando a metà il numero di brevetti coinvolti, e cinque ore dopo, Samsung ha offerto di lasciar cadere cinque dei suoi brevetti pur sottolineando che il faldone di Apple è ancora troppo voluminoso perché si riesca ad andare a udienza questa estate. Apple, dal canto suo, ha accusato Samsung di essere poco collaborativa in questa fase di archiviazione del materiale, mentre Samsung dà tutta la colpa ad Apple se il caso non sarà pronto per l’estate.
E d’altro canto, non sorprende che per la società sudcoreana i tagli da fare appaiano più semplici che per Cupertino. Negli anni Samsung ha oggettivamente dimostra una tendenza soverchia ad “ispirarsi” al design con la mela, e questo è visibile in molti suoi prodotti e servizi già in commercio, senza contare i prototipi come lo smartphone equipaggiato con Tizen Bada che vedete nell’immagine qui sotto, subito dopo il salto. Di forme per un pulsante home se ne possono creare un’infinità, eppure a Samsung hanno scelto proprio la combinazione forma tonda all’esterno + logo squadrato all’interno. Quasi quasi, verrebbe da dire che se la sono andata proprio a cercare.