Il Programma di Riparazione Indipendente di Cupertino consente ai negozi indipendenti e alle catene non affiliate di avere accesso a componentistica Apple originale e di qualità. In precedenza era limitato solo ad iPhone: ora invece, si estende anche ai Mac ma ci sono zone d’ombra.
Questo cambiamento nella politica di Apple è importante perché consente agli utenti di rivolgersi a nuovi canali per l’assistenza hardware, senza far decadere la garanzia sul prodotto. Nella documentazione distribuita internamente agli Apple Store, si legge:
- I negozi coi requisiti possono accedere a strumenti originali, componenti e know-how a partire dal 17 agosto
- Sono coperti tutti i modelli di Mac, per tutte le componenti dal display alla scheda logica, dal case alla batteria
- I centri non direttamente affiliati non potranno effettuare riparazioni in garanzia
- All’interno dei negozi che aderiscono al programma deve essere presente un tecnico certificato Apple
- I negozi che aderiscono non potranno offrire Mac sostitutivi
- I negozi che aderiscono non potranno inviare i Mac ad un centro Apple di riparazione
Alla luce di queste novità, il listino dei componenti per i tecnici è stato aggiornato; in alcuni frangenti i prezzi sono stati abbassati ma in altri -come nel caso dei MacBook Pro 13″- sono stati aumentati sensibilmente.
Inoltre esistono alcune limitazioni che scontentano i negozianti: per esempio, non si può acquistare e far scorta di componenti come le batterie. Ciò implica che, a seguire le linee guida di Apple, l’utente dovrebbe entrare in negozio, dare le sue generalità e quelle del dispositivo, attendere l’arrivo della nuova batteria (spedita da Apple apposta per lui) e i tempi di montaggio, e infine tornare dopo 1-2 settimane a ritirare il prodotto riparato.