Al novero dei colossi high-tech pronti a schierarsi nel campo della Realtà Virtuale, se ne aggiunge un altro. Dopo Apple, Meta, Google e Samsung, anche Amazon sta sviluppando infatti i suoi visori XR a Realtà Estesa.
Le Prove dell’Interesse di Amazon
La notizia è emersa in seguito a una serie di annunci di lavoro pubblicati da Amazon. Posizioni molto specifiche e molto senior su Scienza della Computer Vision, designer, program manager, product manager, ricercatori e esperti di Realtà Aumentata (AR) e Realtà Virtuale (VR). Uno di essi, relativo a una posizione per Senior Technical Program Manager nel team New Products, recita:
“La figura svilupperà un concept di ricerca XR avanzato che si tramuterà in un prodotto consumer mai visto prima, magico e utile.”
In un altro, si fa esplicito riferimento ai “dispositivi XR/AR” che saranno parte di un “nuovo filone di ricerca e sviluppo” che includerà tra le altre cose “lo sviluppo di codice per i primi prototipi in ottica di arrivare alla produzione di massa.” Ed ecco perché la società di e-commerce cerca anche designer UX a cui affidare “l’interfaccia di base del sistema, oltre alle applicazioni per gli utenti che andranno dalle interfacce multi-modali alle esperienze di intrattenimento 3D AR.” Ecco perché tutti i candidati dovranno essere in grado di “pensare in modo spaziale, con esperienza nel design 3D nel motion design, nell’animazione e nei giochi AR/VR.”
Un Mercato Affollato
Amazon non è l’unica società a investire nel settore, e si accoda a molte altre società che stanno investendo da tempo cifre importanti nelle esperienze AR/VR. Prima fra tutti di sicuro c’è Meta, col suo Metaverso; e si dice che Google abbia schierato non meno di 300 impiegati sul campo.
E infine, c’è Apple col progetto Glasses che dovrebbe arrivare entro quest’anno. “Guardiamo alle aree di intersezione tra hardware, software e services perché pensiamo che è lì che avvenga la vera magia” ha spiegato di recente Tim Cook. Ci sono aree che hanno decisamente catturato il nostro interesse, e stiamo investendo su di esse. Potete vederlo anche dall’aumento sostanzioso delle spese per Ricerca & Sviluppo che abbiamo messo in campo, rispetto al passato. Ci sono parecchi investimenti in cose che non sono ancora sul mercato, al momento.”