Un nuovo brevetto pubblicato nelle scorse ore illustra le applicazioni di alcune tecnologie legate alla realtà aumentata che potrebbero essere adottate sia sugli smartphone che su un dispositivo indossato sulla testa, come un paio di “occhiali smart”.
Il documento, ovviamente, è stato pubblicato dall’US Patent and Trademark Office, l’ufficio brevetti americano, e fa parte di una serie di proprietà intellettuali che sono state incorporate nel portfolio di Apple con l’acquisizione di Metaio, compagnia che sviluppa software per la realtà aumentata, avvenuta in maggio.
Non è la prima volta che si sente parlare delle attività di Apple in questo campo. La società si è dichiarata, in modo piuttosto esplicito, interessata alle tecnologie AR (di meno a quelle per la realtà virtuale).
Diverse notizie trapelate e voci di corridoio in circolazione negli ultimi mesi, sostengono che le tecnologie AR approderanno prima su iPhone per poi trovare casa su un paio di “smart glasses”. Sebbene ci siano state persino notizie di prototipi in fase di sperimentazione non c’è stata ancora, naturalmente, alcun tipo di conferma.
La tecnologia illustrata nel sopraccitato brevetto viene appunto utilizzata sia su uno smartphone che in combinazione con un paio di occhiali su cui viene visualizzato lo strato di oggetti virtuali sovrapposto al mondo reale.
Ovviamente c’è sempre la possibilità che si tratti di uno dei molti brevetti che non diventeranno mai un vero e proprio prodotto. Sembrerebbe però esserci anche la possibilità che Apple si proponga di esplorare il territorio dove Google si è avventurata con i suoi Glass.