È da tempo che le voci d’un patto segreto sulle assunzioni tra Apple, Google e Intel si è trasformato in un caso giudiziario. E ora dopo aver negato la richiesta di archiviazione, il giudice Lucy Koh di San Jose in California dà anche il nulla osta alla class action.
Secondo l’articolo di Reuters, ci sarebbero evidenti sospetti sulla possibilità che gli accordi sottobanco presi da Cupertino e gli altri -società del calibro di Adobe Systems Inc, Intuit Inc, Walt Disney Pixar e Lucasfilm Ltd- vìolino lo Sherman Act e le leggi antitrust specifiche della California, ovvero il Cartwright Act:
Gli accordi non richiesti [tra le parti] puntano alla plausibile interferenza di patti negoziati, raggiunti e sorvegliati ai massimi livelli. Il fatto che tutti e sei gli accordi bilaterali, identici tra loro, siano stati stipulati in segretezza tra gli imputati nel corso di due anni suggerisce che siano il risultato della collusione e non della coincidenza.
Il fatto è che sulla questione esiste già una certa quantità di informazioni ufficiali. È noto ad esempio che fu Steve Jobs stesso a chiedere all’ex CEO di Palm Edward T. Colligan di “fare tutto il possibile per fermare queste assunzioni competitive tra le società.” La risposta di Colligan concentra tutti i rischi che si celano dietro i nuovi eventi:
“La tua offerta a non assumere a vicenda gli impiegati delle nostre società, al di là dei loro desideri personali, non è soltanto sbagliata; è probabilmente illegale.”
Il dibattimento, quindi, resta fissato al giugno del 2013, e questa volta le carte da giocare per fermarlo sembrano davvero esaurite.
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