Nel tentativo di assicurarsi l’accesso in esclusiva all’intera produzione di chip della Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (TSMC) da impiegare nei dispositivi iOS, Apple -ma anche Qualcomm- avrebbe tentato di allettare la società con investimenti superiori ad 1 miliardo di dollari. TSMC, tuttavia, ha preferito la flessibilità ad una montagna di denaro.
Lo racconta Bloomberg in un articolo di oggi. Apple starebbe spudoratamente cercando di smarcarsi da Samsung e liberarsi dalla reciproca dipendenza:
Le due società stanno cercando di soddisfare la crescente domanda di smartphone, un mercato che oramai vale 219,1 miliardi di dollari secondo i dati compilati da Bloomberg Industries. Ogni eventuale accordo consegnerebbe ad Apple un fornitore alternativo a Samsung Electronics Co., responsabile della costruzione dei chip usati negli iPhone e negli iPad ma anche principale rivale sul fronte smartphone. Qualcomm invece ha bisogno di migliorare le forniture, poiché la carenza di componentistica sta iniziando a limitare i guadagni.
I primi rumors riguardo una importante collaborazione con TSMC risalgono addirittura al marzo del 2011, e lo scopo era sempre lo stesso: lo smantellamento dei vincoli che legano Apple a Samsung, e il più presto possibile. Senonché, svariati problemi di produzione hanno costretto la mela a restare col più affidabile produttore-competitor.
Samsung, dal canto suo, sta tentando tutto il possibile per tenersi buona Apple nonostante la battaglia legale ancora in corso e l’assegno da 1 miliardo di dollari da staccare. Una posizione non proprio invidiabile, che rischia di far vacillare contratti di fornitura per miliardi e miliardi di dollari.