Il Giappone si sta unendo all’Europa nel cercare di imporre ad Apple l’implementazione del sideloading, consentendo agli utenti di installare applicazioni provenienti da fonti diverse dall’App Store. Inoltre, le nuove norme proposte dal governo giapponese includono anche la richiesta di consentire a piattaforme di terze parti di gestire i pagamenti in-app per le applicazioni iOS e Android.
Apple, anche il Giappone impone il sideloading, dopo la stretta dell’UE
Apple è attualmente al lavoro sullo sviluppo del sideloading delle app su iOS 17, che si prevede diventerà una parte integrante dell’ecosistema dei dispositivi mobili Apple entro il 6 marzo 2024. Questa scadenza è stata fissata dal Digital Markets Act (DMA) al fine di promuovere una maggiore concorrenza nei 27 Paesi dell’Unione Europea.
Nonostante le affermazioni del CEO di Apple, Tim Cook, secondo cui il sideloading renderebbe i dispositivi iOS meno sicuri, i legislatori europei hanno proseguito con questa iniziativa. Il governo giapponese sembra aver gradito molto questa mossa e, secondo quanto riportato dal Japan Times, avrebbe già redatto una serie di norme che impongono ad Apple l’implementazione del sideloading e di altre modifiche. Al momento, si tratta ancora di una proposta, ma sarà discussa nel 2024 e potrebbe quindi diventare realtà con l’introduzione di iOS 18.
Le modifiche proposte dal governo giapponese, come anticipato, avranno un impatto anche su Google, che già consente il sideloading delle applicazioni, anche se il 97% degli utenti utilizza comunque il negozio ufficiale Android. Tuttavia, Google gestisce direttamente i pagamenti in-app, ottenendo una significativa percentuale dei guadagni. Se la proposta dovesse essere accettata e spingere altri paesi a fare lo stesso, entrambe le società rischiano di perdere miliardi di dollari di entrate. Non a caso, Apple ha combattuto strenuamente con il governo olandese sulla questione dei pagamenti, opponendo una resistenza massiccia.
Oltre alle richieste relative al sideloading e ai pagamenti in-app, le due società potrebbero essere costrette a rivedere altre politiche ritenute monopolistiche. Le nuove regole proposte includono la richiesta di semplificare la rimozione delle applicazioni preinstallate e di evitare che Apple e Google favoriscano i propri servizi nei risultati di ricerca. Queste misure potrebbero estendersi a livello globale e costringere entrambe le società a riconsiderare le proprie politiche commerciali.