Di per sé, questa nuova campagna ricorda molto quella relativa all’iPhone lanciata un paio di settimane fa e intitolata “C’è iPhone, e poi c’è tutto il resto.” Questa volta, invece, il motto si concentra sul display:
iPad ed iPad mini.
Due tipi come nessun altro.
Quando iPad è stato introdotto, non c’era niente di simile in circolazione. E non c’è tuttora.
Oggi milioni di persone usano iPad ed iPad mini per fare tutto quello che vi viene in mente. Ecco qualcuna delle ragioni per cui li amano così tanto.
Una su tutte, l’esperienza utente. Secondo uno studio indipendente condotto da J.D. Power and Associates, Apple si è conquistata il “massimo grado di soddisfazione dei clienti su tablet.” L’81% del traffico Web statunitense e canadese viene generato da iPad, il 95% delle prime 500 società di Fortune li ha già implementati nel tessuto delle risorse umane o sta per lanciare una sperimentazione; infine, il 65% dei distretti scolastici USA sta già utilizzando iPad nella didattica o ha in programma di farlo.
E poi ci sono le 300.000 app ottimizzate per iPad, tutti i contenuti di iTunes Store, la qualità dei materiali e il design, i display “brillanti” e di “dimensioni grandiose” (diciamo che un Retina anche sul mini non lo avremmo disdegnato, ma pazienza); senza dimenticare l’autonomia da 10 ore, la doppia fotocamera FaceTime, il supporto a WiFi+LTE e ovviamente iOS 6 e iCloud.
Qualcuno si domanda perché la campagna sia nata ora e non in contemporanea a quella iPhone, e la risposta potrebbe risultare perfino ovvia. Da una parte, le consegne di iPad si sono drasticamente contratte rispetto agli anni scorsi, e dall’altra Samsung sta iniziando a dare filo da torcere a Cupertino non solo sul versante delle vendite ma perfino della comunicazione. E quando sei Apple, certi smacchi fanno male il doppio.