Aggiornamento di venerdì 30 maggio 2014, a cura di Ruthven
Il recente aquisto di Beats Electronics arriva con la pubblicazione di due nuovi brevetti depositati da Apple e che mostrano degli auricolari disegnati in modo tale da poter individuare la presenza di un utilizzatore grazie a dei sensori. Questa capacità dei futuri auricolari Apple ridurrebbe di parecchio il consumo energetico del dispositivo, interrompendo la musica quando l’auricolare è fuori dall’orecchio.
Apple ha acquistato Beats, inclusa la divisione che sviluppa hardware per accessori audio. Durante gli ultimi giorni, portavoce di Apple hanno ripetutamente affermato che Cupertino continuerà a sviluppare l’hardware di Beats sotto la supervisione di Phil Schiller.
Approfondisci: Apple compra Beats, finalmente è ufficiale.
Il primo brevetto descrive quindi un sistema imbottito di sensori, fra i quali degli accelerometri, dei sensori capacitivi di contatto, dei rivelatori acustici ed altri ancora, tutti utilizzati per individuare, come scrivevamo prima, se l’utente li sta usando o meno gli auricolari. La tecnologia imbarcata negli auricolari permetterebbe anche la cancellazione del rumore di fondo mentre si ascolta la musica.
Il brevetto descrive due tipi di cancellazione del rumore messo in atto dalle cuffie. In un caso, la cancellazione viene eseguita dall’intero sistema incluso negli auricolari, mentre in un secondo caso, il processore del dispositivo usato con le cuffie farebbe tutto il lavoro di cancellazione attiva. Comunque vada, il funzionamento della cancellazione del rumore è energicamente dispendioso, per questo motivo Apple ha pensato di limitare il consumo della batteria spegnendo la riproduzione audio quando le cuffie non vengono usate.
Quest’ultima funzionalità viene appunto descritta nell’altro brevetto, relazionato con il primo, nel quale si parla di un sistema di rilevamento di presenza, ma usato esplicitamente per mettere in pausa la musica quando le cuffie vengono rimosse dall’orecchio. Una funzione particolarmente utile nel caso di ascolto di musica in streaming, attività che richiede una costante connessione alla rete Wi-Fi e particolarmente costosa in termini energetici.
[img src=”https://media.melablog.it/9/9a4/apple-earpods-auricolari.jpg” alt=”Auricolari EarPods Apple” height=”350″ title=”Auricolari EarPods Apple” class=”alignleft size-thumb_620x350 wp-image-136567″]
Via | Apple Insider
Apple lavora ad auricolari in-ear con biosensori integrati
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Scritto da: Giacomo Martiradonna – venerdì 2 maggio 2014
Su un sito di condivisione anonima delle informazioni si è sparsa all’improvviso la voce Apple stia per lanciare un nuovo tipo di auricolari in-ear capace di monitorare la pressione del sangue e il battito cardiaco, e dotato di altre chicche high-tech. Si tratta di una tecnologia che avevamo già intravisto in un brevetto un mese fa, ma che ora assume d’improvviso contorni molto più netti:
Le nuove EarPod di Apple avranno sensori all’interno per il battito cardiaco e la pressione. Inoltre, ci saranno anche degli iBeacon, così non ve le perdete. Avranno bisogno di una porta Lightning, e questo spiega per quale ragione il jack è stato spostato in fondo […].
Conserva i dati in modo molto simile ai dati sulle impronte digitali: è tutto completamente crittografato e non identificabile. Ma è utile, ad esempio, per inviare dati al tuo dottore, tipo per sapere in che punto della giornata la pressione sanguigna ha iniziato ad alzarsi. […]
Anche i pulsanti sono stati rivisti, e in più è stato aggiunto un microfono extra per la cancellazione del rumore di fondo.
Fin qui sarebbe difficile stabilire se il rumors sia vero o no; dopotutto, chi ci dice che qualche buontempone non abbia semplicemente tirato a indovinare in base ai brevetti depositati? Ma è proprio qui che la faccenda si fa interesante. Già, perché proprio in queste ore, Apple avrebbe assunto un giovane leva per rimpolpare il team dei computer indossabili, cioè quello che lavora ad iWatch e chissà a che altra diavoleria. Si tratta di Eric Winokur, un ricercatore del Medical Electronic Devices Realization Center del MIT, specializzato nel “monitoraggio di segnali vitali attraverso dispositivi indossabili.” Sulla sua pagina LinkedIn, si legge:
Le mie esperienze professionali includono molti aspetti della ricerca e dello sviluppo del campo dell’ingegneria elettrica, con enfasi sul monitoraggio medico. Seguo l’intero processo dalla concettualizzazione alla realizzazione dei progetti di circuiteria (IC e PCB), fino alla creazione di prototipi funzionanti.
Specialità: Ricerca & Sviluppo di dispositivi medici indossabili, design di circuiti con layout PCB e IC; processamento dei segnali, conversione di segnali da fisiologici a elettrici.
E manco a farlo apposta, Winokur è uno degli autori di un progetto universitario focalizzato sulla creazione di dispositivi da infilare nelle orecchie capaci di misurare i parametri cardiaci. In una intervista con ABC del 2011, il ricercatore aveva suggerito la possibilità di un controllo costante dei segnali biometrici grazie all’uso di speciali auricolari. “L’obbiettivo,” aveva dichiarato, “è di portarli praticamente tutto il giorno. Misura pressione sanguigna e battito, e potrebbe aiutare i medici a tracciare le condizioni di salute degli utenti in modo più accurato e continuo, così da personalizzare il trattamento.” Un simile apparecchio in effetti potrebbe aiutare a capire se c’è bisogno di una cura, o se la cura è efficace o meno, ma anche se è eccessiva. Insomma, per gli utenti solo vantaggi.
Ovviamente, non è ancora noto su quale progetto lavorerà Winokur, ma onestamente è difficile ritenere che la sua esperienza possa avere un impatto decisivo su qualunque prodotto in uscita quest’anno; va da sé che dal 2015 in poi, le cose cambieranno radicalmente.
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