Il correttore automatico di iOS a volte fa perdere le staffe anche agli utenti più pazienti, poiché i suggerimenti si rivelano spesso più un fastidio che un vero e proprio aiuto, al punto che qualcuno preferisce farne a meno e disabilitarli del tutto. Alcuni lettori ci segnalano strane modalità di completamento automatico, ad esempio “com’è” al posto di “come” o “trovò” al posto di “trovo”, come se iOS si sforzasse di scrivere per noi la parola più complessa anche se in realtà meno frequente nell’utilizzo quotidiano.
Apple tuttavia è sempre alla ricerca di sistemi per migliorare queste utili funzionalità, come dimostrano alcuni brevetti e la recente correzione in iOS 6 beta 2 del suggerimento dei verbi, preferendo il tempo presente al più inusuale passato remoto.
Uno dei brevetti prevede l’analisi della velocità e della geometria della battitura per correggere la parola digitata, c’è infatti una correlazione tra il tempo che intercorre tra una battuta e la successiva, così come ci sono dei tipici errori di battitura dovuti alla pressione di un tasto attiguo a quello corretto. Ad esempio una doppia vocale è piuttosto rara per cui tipicamente si tratta di un errore di doppia battitura di un tasto o di battitura di uno dei tasti adiacenti.
Un altro brevetto ancora più complesso prevede il riconoscimento del senso della frase, in modo da suggerire la parola più corretta nel contesto della frase. La tecnica utilizza dei modelli di linguaggio statistici che in base alle parole utilizzate, ai segni di punteggiatura, alle lettere maiuscole e ad altre caratteristiche del testo, cerca di comprendere il senso frase in modo da prevedere l’esatta parola. Una serie di algoritmi tutt’altro che banali, che necessitano sicuramente di affinamenti, ma anche della nostra fiducia.
[via appleinsider]