Fino ad oggi, dal numero di serie di qualunque Mac, iPhone e iPad era possibile risalire alle caratteristiche tecniche del dispositivo, alla data di produzione, e al paese d’acquisto; tuttavia, a partire dalle prossime settimane cambia tutto.
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In teoria, questa piccola ma importante novità era attesa per inizio 2020, poi però tra pandemia e tutto il resto è stata rimandata a nuovo ordine. Tant’è che, al tempo, non era ancora ufficiale, ma già se ne parlava all’interno delle circolari diramate nei centri autorizzati Apple e negli Apple Store.
In pratica, il vecchio sistema numerico di identificazione dei prodotti con la mela verrà stravolto, adottando una stringa alfanumerica randomizzata più tutelante dal punto di vista della privacy. I nuovi codici non includeranno più informazioni sul lotto di produzione o sulla configurazione del prodotto, bensì una decina di caratteri alfanumerici assegnati in modo del tutto random.
Cosa Cambia per l’Utente?
Per l’utente, alla fin fine, non cambia quasi nulla. E in ogni caso:
- La cosa riguarda solo i nuovi prodotti, e non quelli esistenti
- L’utente non deve fare nulla
- La novità non tocca i numeri IMEI di iPhone e iPad che continueranno a seguire le vecchie regole di assegnazione
Molto più semplicemente, il nuovo formato permetterà di rendere molto più difficile -se non impossibile- ottenere informazioni sensibili su un determinato computer o telefono. Il nuovo meccanismo inoltre dovrebbe ridurre le frodi su hardware Apple. Dunque, in ultima istanza, maggiore sicurezza per tutti.
Attualmente, il codice seriale dei prodotti Apple consentiva a utenti e supporto tecnico di inferire informazioni utili su un prodotto a colpo d’occhio: le prime 3 cifre infatti forniscono il luogo di produzione, mentre le due seguenti indicano la settimana dell’anno di produzione. Le ultime 4 invece costituiscono un “codice di configurazione” che rivela caratteristiche del modello in questione, colore, capacità di archiviazione e altro. Dettagli che tornavano molto utili, ad esempio, in presenza di richiami di prodotto o programmi gratuiti di riparazione perché consentivano di capire se si rientrava o meno nell’iniziativa.