Al prossimo Worldwide Developers Conference di giugno, Tim Cook potrebbe estrarre dal cilindro la vociferata radio on demand o i servizi di pagamento in mobilità. Tant’è che il responsabile dello sviluppo del software e dei servizi Internet della società, Eddy Cue, non sarebbe soltanto impegnato nella messa a punto di iCloud e delle Mappe, ma anche nel lancio di nuove -e supersegrete- iniziative. La Huberty scrive:
Riteniamo che Apple potrebbe far pagare utenti o sviluppatori per alcuni di questi servizi, cosa che potrebbe portare ad un più considerevole flusso di entrate per Apple e l’aiuterebbe a monetizzare la sua grossa base utenza. Per esempio, Apple potrebbe offrire un servizio di streaming musicale con modello freemium.”
E poi magari infarcirlo di spot iAd e acquisti In-App per liberare, a prezzi si spera ragionevoli, le funzionalità più avanzate, un po’ come ha fatto con iCloud per intenderci. A riprova di ciò, l’analista tira in ballo la recente assunzione di Kevin Lynch, ex-responsabile dei servizi in abbonamento e dello sviluppo di prodotto wireless di Adobe. E in effetti, perché trascinarlo a Cupertino a suon di milioni se non ci fosse qualcosa che bolle in pentola?
È da tanto che si vocifera della possibilità che Apple lanci un servizio di e-wallet e micropagamento elettronico su iPhone, con o senza NFC. E da ancor più tempo si parla della cosiddetta iRadio, un progetto arenato sulle banchine dell’accordo economico ma che potrebbe finalmente debuttare entro l’estate sulla spinta delle pressioni di Cupertino. Insomma, depennate un one more thing dalla lista dele sorprese.