L’accusa è pesante, e ricorda un po’ i recenti scandali del mondo dell’automobile. Stando alle voci di corridoio, Apple pagherebbe i creatori dei software di benchmark per barare, battere Samsung e produrre risultati eccezionali da sbandierare nel materiale di marketing. Ma è davvero così che stanno le cose?
I Risultati dei Benchmark
Guardate le immagini: i risultati dei benchmark, riportate da AppleInsider, sono impietosi. In pratica, se con Geekbench 5 il Galaxy S23 Ultra arrivava a 1.600 punti nei test a singolo core, e a 5.000 per quelli multi-core, le cose vanno molto diversamente con Geekbench 6. Con la nuova versione del software, il Galaxy S23 Ultra ottiene circa 1.900 per il test a singolo core e 5.100 per il multi-core, laddove iPhone 14 Pro arriva a 2.500 in singolo core e ben 6.500 in multi-core. Una differenza abissale.
L’accusa sui Social
La facile conclusione a cui sono arrivati diversi utenti, soprattutto sui social, è che Geekbench abbia in qualche modo facilitato Apple, o che l’abbia favorita con astuzie tecniche. In parole povere, è bastato cambiare software perché lo stesso identico iPhone diventasse il 18% più performante in single-core e il 10% più veloce in multi-core rispetto al Samsung.
Ma il problema in realtà è a monte, e riguarda più semplicemente la tipologia dei test eseguiti: è ovvio infatti che, se si cambia ciò che viene testato, anche i risultati saranno differenti.
Cosa Cambia nei Nuovi Test
È importante considerare cosa viene incluso in un benchmark. Un benchmark esegue una varietà di test, dopodiché raccoglie i risultati in un punteggio finale sintetico. Nel corso degli anni, la tipologia dei test cambia e viene aggiornata per seguire le tendenze delle specifiche hardware e per riflettere meglio le attività che un utente tipo si aspetta di svolgere con i propri dispositivi. È un po’ quel che fa ISTAT quando aggiorna il paniere, per capirci. Se 50 anni fa il telefonino non figurava nei dati raccolti, oggi invece chi potrebbe farne a meno?
La release di Geekbench 6 ha fatto precisamente questo, con modifiche ai test esistenti e l’introduzione di nuovi test per adattarsi alle possibilità dei moderni dispositivi. E dunque si concentra su aree inedite ma di crescente importanza quali l’apprendimento automatico o la realtà aumentata. Aree su cui Apple investe da anni, consapevole dell’importanza strategica che avranno in futuro.
A questo occorre aggiungere infine un ulteriore elemento. Posto che l’affidabilità dei risultati di un tool di benchmark è essenziale per la reputazione del benchmark stesso, è importante sottolineare un altro aspetto: i risultati dei test sono un indicatore utile, ma non sono il Vangelo.
Prestazioni nel Mondo Reale
Un benchmark fornisce un indicatore standardizzato per confrontare tra loro prodotti eterogenei. Ma è solo uno degli infiniti modi in cui è possibile farlo. Un indicatore più utile, per un gamer ad esempio, sarebbe verificare come se la cava un dispositivo con un determinato gioco.
I creativi, invece, faranno meglio a affidarsi a Cinebench perché quest’ultimo si concentra soprattutto sulle GPU, che è la componente più importante per i rendering e il 3D. E gli amanti della fotografia? Nessun test su CPU e GPU fornirà mai, neppure lontanamente, una indicazione sulla qualità degli scatti fotografici.
Rispetto a tutti questi test, Geekbench è una suite di test generalizzata e facile da usare che tenta di disegnare un quadro complessivo della situazione. Ma non è perfetta, né completa. Insomma, fornisce solo un risultato molto approssimativo di quel che sperimenterà ogni singolo utente nel corso della propria specifica vita digitale. Per tanto , non è va presa come un dogma. È solo un prodotto in evoluzione, niente di più. E il fatto che premi più Apple con l’ultima versione vuol dire soltanto che Cupertino si è mossa nella direzione giusta e prima dei competitor. Niente di più, niente di meno.