Sebbene l’inaugurazione ufficiale non abbia ancora avuto luogo ed i lavori di costruzione e paesaggistica debbano ancora essere ultimati, Apple Park, il nuovo quartier generale di Apple a Cupertino, ha già cominciato a respirare.
In un lungo e dettagliato articolo Steven Levy e Dan Winters, addetti ai lavori di Wired, raccontano con parole ed immagini un viaggio esclusivo all’interno dell’imponente struttura che ospiterà il futuro di Apple.
Il resoconto offre le foto di alcuni dettagli degli interni nonché una serie di schizzi e progetti, reperti dell’iter di sviluppo di Apple Park. Dal 2009, anno del suo concepimento nella mente di Steve Jobs, ad oggi, il progetto del campus è cambiato radicalmente molteplici volte, passando attraverso varie forme ed incarnazioni.
La creazione è stata affidata allo studio di Norman Foster, architetto di fama mondiale, che ha messo insieme un team di svariate decine di architetti, cresciuto fino a comprendere 250 individui. Nessuno all’interno del team può assumersi il merito dell’attuale forma a “toroide” dell’edificio principale che gli è valso il soprannome di “nave madre” e che sembra essere l’inevitabile traguardo raggiunto attraverso l’influenza delle idee di Jobs.
Il tutto è naturalmente composto con una maniacale cura per i dettagli, tipica di Apple. Secondo Cook ed i responsabili di Foster – sebbene con qualche concessione da parte di Jobs – Apple Park è quello che l’ex-CEO Apple avrebbe voluto e rappresenta in modo soddisfacente l’idea di un ambiente fluido che favorisca la circolazione di idee.