Apple ha ufficialmente rimosso il supporto nativo a MySQL nel suo nuovo sistema operativo Lion Server, rimpiazzandolo con PostgreSQL. In realtà le novità non si fermano qui, gli sviluppatori stanno scoprendo diversi tagli a strumenti che Snow Leopard Server invece supportava. Questo pare stia causando costernazione tra i professionisti che amministrano server sebbene restino comunque diverse possibilità per continuare ad utilizzare le tecnologie non più supportate.
Nonostante quello di MySQL sia stato un taglio inaspettato, va detto che non lascia gli utenti abbandonati a se stessi. I file di MySQL possono essere reinstallati (prendendoli direttamente da Snow Leopard Server) se necessario e l’eventuale upgrade al nuovo sistema lascerà intatta l’installazione del software e soprattutto delle basi di dati già presenti sulle macchine.
Gli utenti potranno anche avere la possibilità di aggiornare MySQL alla versione corrente che non è supportata da Snow Leopard Server e presenta diverse migliorie. Un’altra opzione (qualora applicabile) è quella di migrare i database esistenti verso la tecnologia ora supportata, PostgreSQL, che offre migliori garanzie in termini di sicurezza e supporto.
Circa le ragioni che hanno spinto Apple a tagliare il supporto di MySQL da Lion Server, è opinione diffusa che abbia a che fare con l’acquisizione della tecnologia da parte di Oracle, che la offre sotto Gnu Public License e non avrebbe fornito sufficienti dettagli sulla roadmap futura. La dice lunga il fatto che Apple l’abbia sostituita con il supporto da linea di comando per un sistema di basi di dati sotto BSD.
Un’altra teoria sostiene che Apple sia preoccupata per i problemi di proprietà intellettuale dei software GPL, il ché spiegherebbe anche la scelta operata su Java. Come per MySQL, esistono altre distribuzioni di Java alle quali gli utenti possono accedere facilmente che hanno il privilegio, per Cupertino, di essere manutenute da terzi.
Gli utenti hanno reagito in diversi modi. PostgreSQL è un sostituto degno e da alcuni preferito a MySQL, sebbene gli altri utenti siano un tantino seccati dalle strategie imprevedibili di Apple. In particolare per quest’ultima categoria pare che Apple non abbia molto interesse nel continuare a lavorare sul fronte server.
Cos’altro manca in Lion Server rispetto a Snow Leopard Server? Premetto che Lion Server passa da un costo di 00 a 0. Spariscono il supporto nativo a TomCat, Axis, Mobile Access e persino il suo QuickTime Streaming Server.
E’ davvero difficile dire se Apple stia cercando di spostare la responsabilità di installazione, manutenzione e aggiornamento sulle rispettive comunità di sviluppatori oppure se stia piano piano allontanandosi dal mercato server. Spero che la direzione intrapresa da Apple sia quella che porta alla massima libertà per l’utente: l’esternalizzazione degli ambienti di sviluppo. Sebbene rimanga radicata dentro di me la convinzione che Mac OS X sia sempre meno una piattaforma per sviluppatori. Ma di questo parlerò più approfonditamente tra qualche giorno.