L’obiettivo di Apple è quello conquistare con i suoi dispositivi il maggior numero di mercati. Il device di punta è ovviamente iPhone e lo smartphone si sta ritagliando ampio spazio in India, paese dominato dal robottino verde di Android.
Stando all’ultimo report di Counterpoint, il Q4 2021 potrebbe rappresentare la svolta per l’azienda di Cupertino in India, nonostante il suo iPhone sia finito nella categoria “Altri”. Ottimi risultati soprattutto nella fascia Premium, ovvero quella che comprende smartphone dal prezzo superiore alle 30,000 rupie (circa 350 euro).
Apple è stato uno dei marchi maggiormente in crescita nel 2021, con un aumento delle spedizioni del 108% su base annua. Ha mantenuto la leadership nel segmento premium, con una quota del 44%. Le offerte aggressive durante le festività natalizie e la forte domanda di iPhone 12 e iPhone 13 hanno guidato tale crescita. Prevediamo un forte slancio per Apple anche nel 2022, con l’aumento della produzione in India e della vendita al dettaglio.
Per quanto riguarda gli altri brand, spiccano per Xiaomi e OnePlus.
Xiaomi ha guidato il mercato con una quota del 24%. Il brand ha anche raggiunto la sua quota più alta di sempre nel segmento Premium (più di 30,000 rupie) con una crescita del 258% su base annua. […] A OnePlus il maggior numero di spedizioni in India del 2021, il marchio ha anche conquistato il segmento che comprende dispositivi tra 30,000 e 45,000 rupie. Vivo ha dominato le vendite di smartphone 5G nel 2021 con una quota del 19%. Infine, tra i primi cinque brand del 2021, Realme è stato quello in più rapida crescita.
In India, riporta Bloomberg, Apple avrebbe registrato ricavi superiori a qualsiasi altro rivale, Samsung compreso. La società avrebbe incassato circa 2,09 miliardi di dollari nel trimestre in esame, superando l’azienda sudcoreana, “ferma” a circa 2 miliardi di dollari.
Ad aver contributo al successo di iPhone in India è stata anche la pandemia di COVID-19, secondo Neil Shah di Counterpoint Technology Market Research:
Gli indiani hanno speso soldi per gli smartphone premium durante la pandemia perché la vita di tutti i giorni ruotava attorno ai loro device e non c’era altro per cui spendere.