È da tempo -più o meno da quando sono iniziati i contraccolpi legali- che Apple tenta di affrancarsi dalla dipendenza da Samsung. Il problema principale è che, al momento, la rivale coreana è anche l’unica al mondo dotata degli impianti e della tecnologia per produrre alcune delle componenti fondamentali di iPhone e iPad, come ad esempio i processori ARM della serie Apple Ax. E così, grazie ad un lungo e complesso processo di differenziazione nella catena delle forniture messo in moto da Steve Jobs e tuttora in essere, il business dei chip di Samsung inizia per la prima volta a subire qualche contraccolpo. Lo ha rivelato il Wall Street Journal in un articolo un po’ tecnico ma davvero molto interessante intitolato “L’altra debolezza di Samsung: vende meno chip ad Apple.”
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Da qualche anno a questa parte, Samsung godeva di un posto al sole tra tutti i fornitori di Cupertino, e di questo privilegio era ben cosciente. Dal 2007 è stato il produttore d’elezione dei processori di iPhone e iPad, ma da allora il management della mela ha lavorato alacremente per portare nella mischia TSMC con risultati piuttosto deludenti, almeno fino ad oggi. Qualcosa adesso è evidentemente cambiato, se a fronte di vendite in aumento per Apple corrisponde una contrazione del business dei chip per l’avversaria:
I dirigenti Samsung hanno ammesso in una recente conference call che le previsioni non sono tanto rosee per questo business.
“Le vendite e la redditività derivante da System LSI (logic chip business) è peggiorato a mano a mano che la domanda da parte dei clienti principali continuava a calare,” ha affermato la scorsa settimana Robert Yi, il responsabile delle relazioni con gli investitori di Samsung. I suoi commenti hanno confermato, anche se un po’ indirettamente, quanto l’allontanamento di Apple da Samsung come cliente di microprocessori stia rapidamente erodendo i profitti.
E nonostante gli accordi extra-giudiziali raggiunti al di fuori degli Stati Uniti, il trend oramai sembrerebbe consolidato, se non fosse per un particolare in controtendenza. Stando alle indiscrezioni raccolte dall’Economic Daily News, infatti, sembrerebbe che la società sudcoreana sia riuscita ad assicurarsi le commesse sul processore delle future generazioni di dispositivi iOS, quelle che dovrebbero adottare il chip A9. Un rumor quantomeno improbabile, visti gli sforzi fatti da Cupertino per allontanarsi dall’altra, ma in sintonia con altre voci emerse a luglio secondo cui TSMC era indietro con le consegne, e Apple si è trovata costretta a tornare con la coda fra le gambe da Samsung.
In ogni caso, le consegne di chip A8 dedicate da iPhone 6 da parte di TSMC sono iniziate già lo scorso mese, il che significa che tutto sembra procedere secondo i piani, e spiega anche per quale ragione l’annuncio dei nuovi telefoni verrà dato tanto presto: con ogni probabilità, il prossimo 9 settembre.