L’ufficio legale di Apple non sta certo con le mani in mano, impegnato com’è tra i documenti delle mille cause intentate ogni anno alla società di Cupertino per i motivi più diversi. Uno di questi procedimenti ha avuto un esito diverso dal solito e si è concluso con una costosa ammenda per Apple: 19 milioni di Dollari per la violazione di un brevetto.
OPTi, la società vincitrice, aveva chiamato in tribunale Apple per la violazione di un proprio brevetto riguardante un particolare meccanismo di gestione della memoria cache nel trasferimento dati dalla CPU alla memoria e agli altri componenti.
Per la cronaca bisogna aggiungere che la causa ha avuto luogo in una particolare corte degli USA nota per aver accettato un elevato numero di questioni giudiziarie sulla violazione di brevetti. Per avere un’idea dei numeri in gioco basti pensare che nel 2006 la corte in questione ha affrontato ben 236 procedimenti giudiziari analoghi a quello per cui è stata condannata Apple.
Anche la stessa società vincitrice della causa si trova in una situazione alquanto “singolare” avendo interrotto ogni propria attività produttiva fin dal 2003 e continuando a sostenersi da allora esclusivamente con i diritti sull’utilizzo dei propri prodotti e con i ricavi delle cause intentate a grandi società come Apple e, in precedenza, AMD.
[via MacNN]