Apple si comporta come una gigantesca startup

Apple si comporta come una gigantesca startup


Uno dei segreti di Apple? Un team di persone molto flessibili, che si occupano di diversi progetti nel corso della loro vita professionale e che l’azienda può coordinare in base alle sue esigenze. A dirlo non è una persona qualunque ma Sachin Agarwal, ex dipendente del team Final Cut Pro di Apple e attualmente CEO di uno dei progetti più interessanti del web, Posterous.

Sachin ne ha parlato proprio in questi giorni, citando l’esempio dell’applicazione Remote di Apple. Questa applicazione, installabile su iPhone e iPod Touch, consente di controllare agevolmente la musica sul nostro computer o sulla nostra Apple TV, trasformando i dispositivi mobili di Apple in veri e propri telecomandi. Peccato che non venga aggiornata da diverso tempo, tanto che ancora oggi non approfitta in pieno delle possibilità offerte da iOS 4 o dal Retina Display.

Perché? Semplice, secondo Sachin: quell’applicazione non è stata sviluppata da un team, ma da un singolo dipendente Apple, un suo caro amico. “Apple non costituisce grandi team per lavorare su ogni singolo prodotto”, spiega il CEO di Posterous, “Piuttosto assume poche persone, ma molto intelligenti, in grado di lavorare su diversi progetti e di spostarsi da un progetto all’altro in base alle esigenze”.

Un giorno lavori all’applicazione Remote e il giorno dopo, come in questo caso, ti trovi a fare qualcosa di completamente diverso. “Gli ingegneri dei progetti Mac OS e iOS si spostano continuamente da un team all’altro in base ai cicli di consegna e alle urgenze del momento”, spiega ancora Sachin. Effettivamente questo l’ha ammesso Apple stessa qualche anno fa, quando giustificò il ritardo di Leopard con l’impegno legato allo sviluppo di iPhone OS. L’ex dipendente Apple rivela che anche i responsabili di Final Cut Pro, spesso, vengono coinvolti in altre applicazioni professionali quando ci sono emergenze.

Da questo cosa di deduce? Che un ingegnere Apple non potrà mai sperare di passare la vita su un unico progetto. E che i team di lavoro Apple tendono a rimanere estremamente piccoli, fin dove possibile. Esattamente come le startup, che per il loro avvio devono necessariamente affidarsi a persone dinamiche, in grado di svolgere più compiti in base alle esigenze del momento. Un modo, come un altro, per sentirsi “giovani”.

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