Nel tentativo di tutelarsi, limitare eventuali danni e tenere a bada i patent-troll, Apple ha inviato formale richiesta alle autorità competenti per ottenere la protezione del design dell’iPad anche in Cina. L’esito della domanda, tuttavia, è tutt’altro che scontato.
Nella richiesta avanzata da Cupertino figurano due design, uno nero e uno bianco, come negli iPad in circolazione. Ed entrambi ricadono nella cosiddetta International Class 009, cioè una classificazione del trademark che copre “computer, periferiche per computer, macchine da gioco, dispositivi elettronici digitali e una pletora di altri dispositivi relativi al mondo dell’information technology.”
Come accennato, adesso occorrerà attendere la decisione di un’apposita commissione che valuti la legittimità del caso. E se non si fosse capito, stiamo parlando di accettare come proprietà intellettuale un rettangolo bianco o nero, e con gli angoli arrotondati. Una necessità dettata dalla storia stessa della mela.
Risale soltanto all’anno scorso, infatti, la disputa legale con Proview Technology, la società di Shenzhen che deteneva formalmente la proprietà del trademark “iPad” in Cina. Dopo aspre accuse e attacchi legali non riusciti, alla fine Apple è stata costretta a sborsare 60 milioni di dollari per chiudere definitivamente la faccenda. Dopotutto l’alternativa -cambiare nome all’iPad, oppure rinunciare tout court alla sua vendita in Cina- non era neppure contemplabile.
In fondo, Apple sta investendo moltissimo in Oriente, e tanta premura è più che giustificata. Tim Cook ha già tributato la sua seconda visita al Paese di Mezzo in meno di un anno, e in quell’occasione ha affermato che presto la Cina supererà d’importanza gli Stati Uniti per giro d’affari. Nei prossimi mesi apriranno molti nuovi Apple Store, e per rendere più digeribili i prezzi per la popolazione locale sono state lanciate iniziative di finanziamento dei prodotti. Magari in attesa del lancio di un iPhone a basso costo con cui farsi largo nel mercato interno.