Ora che il jailbreak di iOS 6.1 è cosa fatta grazie ad Evasi0n e che milioni di dispositivi sono già stati modificati, Cupertino ha aggiornato un vecchio documento pubblicato nel 2009 in cui ammonisce sui gravi pericoli legati al fenomeno. E sembra di leggere l’Apocalisse by Apple.
Con tutto il successo che ha avuto, non sorprende che la mela stia tentando di limitare per lo meno i danni. Dopotutto, se da una parte è vero che non ci sono grossi rischi per chi ne mastica un po’, è molto vero che Cydia in mano ad uno sprovveduto può rappresentare una seria minaccia alla sicurezza personale. E nonostante il jailbreak sia formalmente legale negli USA, Apple si riserva il diritto di rifiutare l’assistenza in garanzia per i dispositivi manomessi. Sempre che se ne accorga, si intende.
Così ora, l’articolo della Knowledge Base relativa alla “modifica non autorizzata di iOS” è stata modificata come segue:
iOS, così come è stato progettato da Apple, assicura un funzionamento affidabile di iPhone, iPad e iPod touch. Alcuni clienti non hanno compreso il rischio di installare un software che effettua delle modifiche non autorizzate a iOS (“jailbreaking”) sul loro iPhone, iPad o iPod touch. I clienti che hanno installato software che effettuano tali modifiche hanno riscontrato numerosi problemi di funzionamento nei loro iPhone, iPad o iPod touch. Di seguito sono riportati alcuni esempi di problemi causati da tali modifiche non autorizzate a iOS.
E via di grassetti, uno più catastrofico dell’altro. Si parla di “instabilità del dispositivo e dell’applicazione,” di “inaffidabilità di voce e dati,” di “interruzione dei servizi” come Meteo e YouTube, di “sicurezza compromessa,” di “minore durata della batteria” per finire alla “impossibilità di applicare aggiornamenti al software.” Il che è sostanzialmente vero, anche se manca l’informazione principale: con un ripristino, tutto torna alla normalità.
Il consiglio quindi è scontato. “Apple sconsiglia vivamente di installare software di modifica di iOS” e ricorda con stoccatina finale che “la modifica non autorizzata di iOS corrisponde a una violazione del contratto di licenza utente finale di iPhone e di conseguenza Apple può negare un intervento di assistenza a un iPhone, iPad o iPod touch su cui è installato un software non autorizzato.” Dura lex, sed lex.