Solo poco tempo fa, Sculley aveva lodato la gestione Apple, affermando che il nuovo management è spesso sottovalutato nelle sue reali potenzialità; poco dopo, però, aveva anche aggiunto di “non aspettarsi un salto di creatività da Apple per qualche anno buono.” L’Huffington Post l’ha quindi contattato per chiederli lumi su quelle dichiarazioni, e la risposta è conciliante:
Non credo che Apple abbia perso la sua capacità di innovare. Secondo me la cosa non c’entra proprio nulla con Apple, ma ha a che fare con lo stadio di sviluppo attuale della tecnologia.
La legge di Moore è rimasta completamente prevedibile per oltre 40 anni. Deve passare almeno una generazione tra ogni grossa innovazione e l’altra, ma ci sono dei momenti in cui tutte le stelle sono allineate per produrre prodotti eccezionali. Steve aveva un incredibile talento per scorgere queste stelle prima di tutti gli altri. La domanda è, chi sarà il prossimo a scovare il prossimo grande trend, l’allineamento astrale? Io scommetterei i miei soldi su Jony Ive.
La domanda successiva -qual è il prossimo grande trend- è addirittura scontata, così come la risposta di Sculley. Oggi infatti la grande promessa tecnologica è rappresentata dai sensori, capaci di “catturare qualunque tipo di informazione e di presentare servizi personalizzati agli utenti.” Ma niente iTV, il futuro è dell’iWatch:
Credo che la prossima grande area di innovazione non sarà costituita probabilmente da una televisione, come si vocifera da tempo. Anzi, a dire il vero Apple TV è un buon prodotto già adesso. Credo che saranno prodotti indossabili e ricchi di sensori.
E se tutto va come deve andare, non dovrebbe neppure mancare tantissimo all’arrivo -non diciamo del prodotto finito- ma almeno di qualche indiscrezione più sostanziosa a riguardo. I rumors parlano da tempo di uno SmartWatch con vetro curvo e iOS, dotato di mappe e sensori biometrici in arrivo entro la fine dell’anno. E pare addirittura che nella segrete di Cupertino esistano prototipi funzionanti, flagellati da una scarsa autonomia. Insomma, qualunque cosa bolla in pentola, oramai ci siamo quasi.