Fino ad oggi, Cupertino stessa ha sempre considerato Apple TV né più né meno che un hobby, ma qualcosa negli ultimi tempi -e soprattutto negli ultimi risultati fiscali- lascia il dubbio che questa opinione sia oramai un filo troppo circoscritta rispetto alle reali potenzialità del dispositivo. E se da una parte è vero che il set-top box con la mela è identico a se stesso da sempre, dall’altra sono state rilasciate negli anni tante piccole novità e migliorie che spianano la strada ad un nuovo modello più ricco di feature e contenuti, e in definitiva più completo. Tant’è che sul Web hanno iniziato a circolare concept di tutte le fogge, con design a dongle o con un nuovo tipo di Apple Remote. I tempi, insomma, sono maturi e l’aggiornamento è dietro le porte.
In un contesto simile, il CEO e fondatore di Roku ha mostrato più scetticismo, affermando che Apple TV è una “perdita di denaro” e che in buona sostanza costituisce un semplice “gadget per iPad.” Lo ha dichiarato all’evento Code/Media organizzato da Re/code:
“Apple TV è in pratica un accessorio per iPad. Ci rimettono soldi, il che è non è naturale per Apple, “ha affermato giovedì, parlando alla conferenza Recode. “Se ci perdete soldi, perché vorreste venderne di più?”
Dichiarazioni quanto meno curiose, visto che il Roku costa perfino meno e -ci sembra di capire- non costituisce una perdita per la società. E poi, come considerare un business fallato un aggeggio che da solo nel 2013 ha garantito profitti per 1 miliardo di dollari? Infine, Wood si concentra anche sul set-top box Amazon in arrivo tra pochi giorni:
“Ogni anno, in questo periodo, viene fuori che Amazon sta per lanciare un box tv. E anche che la nuova Apple TV sta per arrivare. Sono sei anni oramai che siamo competitor di Apple, e ogni anni cresciamo di più,” ha affermato Wood. “Siamo nel business della piattaforma TV. Il nostro obiettivo è di essere il Sistema Operativo per le TV.”
Per il momento, comunque, Wood ha ragione. Negli USA, Roku è molto più popolare di Apple TV col 14% di installazioni domestiche; anche perché per il momento può contare su un bouquet di canali che la controparte di Cupertino e Google possono solo sognare. Chissà però che le novità future non riescano a modificare i rapporti di forza attuali. E per saperlo non sarà necessario attendere i tempi biblici di nuova Apple TV: basterà scoprire le carte di Amazon il prossimo 2 aprile, per esempio. Se non è un bluff, ci sarà da ridere l’anno prossimo, di questi tempi.