[blogo-video provider_video_id=”H3rCUyw4-ghClGWxr” provider=”jwplayer” title=”Apple chiede 380 mln risarcimento a Samsung per violazione brevetti” thumb=”http://bvideo.blogo.it/thumbs/H3rCUyw4-720.jpg” url=”http://bvideo.blogo.it/players/H3rCUyw4-ghClGWxr.js”]
Visto che, anche durante il dibattimento di secondo grado di giudizio, Apple sembra averla avuta vinta su Samsung, ora può quantificare i danni e avanzare una formale richiesta di indennizzo, per un ammontare complessivo di ben 379 milioni di dollari; una cifra che ha fatto sobbalzare i legali della rivale sulla sedia. A dire di Samsung, infatti, 52 milioni costituiscono una somma di denaro più che adeguata per il caso; “Apple,” hanno spiegato di lì a poco, “sta semplicemente richiedendo più denaro di quanto le sia legittimamente dovuto.”
L’opinione del legale di Cupertino Harold McElhinny, invece, ritiene che la cifra sia congrua, visto che assomma i profitti persi da Apple, pari a 114 milioni di dollari, i 231 milioni di profitti illegittimi di Samsung, e i 35 milioni di royalties non corrisposte:
Apple stima che avrebbe dovuto vendere circa 360.000 dispositivi in più se Samsung non avesse rilasciato rivali in violazione di brevetto. Ha sottolineato che Samsung ha venduto 10,7 milioni di dispositivi in violazione, generando così un fatturato di 3,5 miliardi di dollari.
“In un combattimento equo, quei soldi sarebbero dovuti andare ad Apple,” ha affermato McElhinny.
In ogni caso, e tutto sommato, alla società sudcoreana sta andando di lusso. L’anno scorso fece scalpore la decisione del giudice di condannare Samsung al pagamento di 1 miliardo di dollari in favore di Apple proprio per il peccato originale della violazione di design. Poi, però, in fase di appello, il giudice Koh ha portato tale somma a 450 milioni, e ha ordinato l’apertura di un nuovo processo. E ora, alla fine dei giochi, i danni richiesti da Apple risultano perfino inferiori a quella cifra. Come dire, poteva andare decisamente peggio.