L’interminabile lotta tra Apple e Samsung, fino ad ora i due avversari più importanti nell’accesa competizione a colpi di smartphone, continua a fare da sottofondo alle vicende del mondo dell’elettronica mobile.
Se qualcuno potesse aver pensato che lo scontro si fosse spento sarebbe stato, ovviamente, in errore: i due colossi continuano a scambiarsi colpi ed a difendere strenuamente le proprie posizioni. Il caso più recente è quello di Samsung che, nel corso dell’estate, ha presentato un appello per evitarsi di sborsare un risarcimento sostanzioso.
La richiesta mira a modificare una parte della decisione della US Circuit Court; in palio ci sono 400 milioni di dollari che fanno parte di un premio più sostanzioso che Samsung dovrebbe versare ad Apple. In questo caso si fa riferimento ad una sentenza del 2012 per un risarcimento di 1 miliardo di dollari, ridotto poi a 548 milioni in seguito ad un primo appello.
Secondo i legali di Samsung:
“A differenza di articoli come tappeti, cucchiai o semplici oggetti meccanici, gli smartphone incorporano centinaia di differenti tecnologie brevettate ed è inopinabile, in questo caso, che i brevetti di Apple rivendichino solamente caratteristiche minori o parziali di tali dispositivi.”
Molte altre aziende della Silicon Valley, come Dell, Google, HP e Facebook, hanno preso le parti dell’azienda coreana ed hanno espresso la propria posizione tramite un esposto, asserendo che una simile sentenza mette in pericolo l’innovazione.
Tuttavia, secondo quanto riportato, la corte ha respinto la richiesta di Samsung a cui ora non resta che rivolgersi alla Corte Suprema.