Se i rumors non mentono, Apple ha in programma di rilasciare diversi nuovi Mac per il 2023: si parla dell’attesissimo Mac Pro, di nuovi iMac ma soprattutto di due nuovi MacBook Air. E se i primi hanno molto senso e anzi hanno accumulato un estremo ritardo, dell’ultimo francamente non si sentiva l’esigenza. E delinea anzi una strategia un filo preoccupante: l’impressione infatti è che Apple voglia appiopparci nuovi portatili ogni anno, sulla falsariga di iPhone.
Secondo i rumors, Cupertino dovrebbe lanciare un iMac da 24 pollici con lo stesso design dei modelli precedenti, ma con hardware rivisto: dal vecchio M1 del 2021, si passerebbe all’M2 o addirittura al chip M3.
Per quanto riguarda la workstation di Cupertino, invece, si attende qualcosa di incredibilmente potente con chip M2 Ultra dotati di CPU a 24 core, GPU a 76 core e supporto per un massimale di 192 GB di memoria. Si vocifera di due chip M2 Max uniti tramite una connessione ultraveloce. Insomma, tanta roba. Ma la notizia che ci preoccupa riguarda l’arrivo dei MacBoom Air, e vi spieghiamo perché.
Un MacBook Air l’Anno?
Secondo Bloomberg, che di solito ci azzecca, Apple sta per rilasciare non uno, ma addirittura due nuovi MacBook basati su M3. Il che è quantomeno curioso, considerato che l’ultima revisione con chip M2 e una importante riprogettazione è arrivata solo 242 giorni fa.
Insomma, se nel 2020 è stato rilasciata la versione M1, nel 2022 la M2 e nel 2023 arriva la M3, i piani di Cupertino sono ormai palesi. In luogo di chip sensibilmente più performanti dei precedenti, Apple si accomoda su uno sviluppo di prodotto lento e morbido che minimizza i costi e massimizza i profitti.
Il Chip M2 è un po’ più performante dell’M1, e soprattutto include alcune ottimizzazioni dell’M1 Pro e Ultra che accelerano alcuni compiti tipo il rendering video. Ma non ha portato tali cambiamenti da risultare appetibile per utenti con M1. Non è rivoluzionario, ma semplice evoluzione di prodotto.
E qualcosa ci dice che la stessa filosofia la vedremo all’opera anche con l’M3 quest’anno e l’M4 l’anno prossimo. Che poi è quel che accade anche con i processori di iPhone e iPad. E giustamente qualcuno storce il naso: “mentre alcune persone potrebbero essere d’accordo con l’idea che il loro iPhone diventi obsoleto dopo 12 mesi, un simile paradigma potrebbe non incontrare i favori dei proprietari di MacBook.” Sebbene gli iPhone oramai costino come un portatile, nel comune sentire un laptop è un investimento sul lungo termine.
Siete pronti a vedere il vostro computer diventare obsoleto nel giro di 12 mesi al massimo? Ai lettori l’ardua risposta.