Quando Apple si mette in testa di fare qualcosa, di solito, la fa per bene e con un’attenzione ai particolari che spesso sconfina nell’ossessione. È per questo che di solito preferiamo la mela alle altre marche high-tech, ma talvolta anche Cupertino prende qualche cantonata. Apple Watch, per esempio, è indubbiamente un dispositivo interessante e dotato di moltissime potenzialità inespresse, ma questa prima versione -nonostante watchOS 2.0- è ancora un po’ acerba. Soprattutto per chi ama il running.
1. Problemi di Gioventù
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Il grado di affidabilità di Apple Watch non è sempre all’altezza delle aspettative; talvolta occorre disinstallare e reinstallare le app di terze parti, perché si incasinano e non si sa neppure perché. In qualche caso, è necessario riavviare l’orologio, e il pulsante per mettere in pausa l’allenamento crea problemi di quanti ne risolva.
2. App di Terze Parti
[img src=”https://media.melablog.it/2/227/spot_applewatch_fitness.jpg” alt=”Apple Watch Spot Fitness” align=”center” size=”large” id=”182383″]
Se utilizzate i servizi e le app Apple, dovreste trovarvi benino. Se invece amate le app di terze parti, tipo Strava o Nike+, magari perché siete abituati da sempre ad usarle, resterete delusi. Queste app infatti costringono l’utente a due livelli di ritardo, che ne rendono frustrante la consultazione.
Ritardo di primo livello: ogni volta che sollevate il polso, l’orologio ci mette un po’ a interpretare il gesto e ad accendere il display. E i dati non sono mai aggiornati in tempo reale per alleggerire il carico della batteria.
Ritardo di secondo livello: una volta sollevato il polso, dovrete attendere che l’app ristabilisca la connessione con iPhone per mostrare distanza corsa e velocità. Risultato, passate diversi secondi col polso all’insù, invece di concentrarvi sul percorso.
3. watchOS 2.0
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Nonostante un lungo periodo di Beta, le app aggiornate a watchOS 2 sono pochissime, tra cui Runtastic Pro and Runkeeper, e quest’ultima è online da una settimana circa.
Inoltre, watchOS 2 è ancora lungi dall’essere perfetto, perché anche le app Apple devono interfacciarsi con iPhone prima di poter fornire dati GPS. Il che si traduce nel doppio ritardo del punto 2.
Se Apple Watch vi serve prevalentemente per questo tipo di allenamenti, insomma, molto meglio rivolgersi a prodotti specifici con GPS e cardiofrequenzimetro integrato, tipo Tipo TomTom Runner Cardio o Adidas miCoach Smart Run.