Ultimamente Rosemary Stiles, una statunitense di mezza età, si svegliava la mattina più stanca di quando era andata a dormire; ma non aveva la minima idea di quel che le stava accadendo, fintanto che il suo Apple Watch non è intervenuto.
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“Mi sentivo stanca, senza motivazione e non avevo energia,” ha spiegato la Sitles. “Mi svegliavo la mattina e riuscivo a malapena a fare qualcosa per casa, ma poi dopo pochi minuti, mi dovevo fermare su una sedia, e non ci voleva molto perché mi addormentassi di nuovo.”
Poi, all’improvviso, è stata svegliata durante la notte da una notifica del suo Apple Watch che la avvisava di una possibile fibrillazione atriale in corso. A quel punto, si è subito spaventata e ha cercato l’aiuto di uno specialista nell’ospedale della zona. E lì ha scoperto di essere una delle prime pazienti del nosocomio ad essere indirizzate alla giusta diagnosi da un orologio smart.
“Mi sembra di essere privilegiata” ha affermato Stiles. “Penso che qualcuno al piano superiore voglia farmi vivere un po’ più a lungo” ha dichiarato estatica ad una testata giornalistica locale. “Ho ben più che uno scopo qui, e c’è ancora molto da fare per me.”
C’è da dire che, con la durata della batteria attuale, indossare Apple Watch anche di notte è impensabile; Rosemary Stiles aveva la fortuna, se così si può dire, di addormentarsi di giorno, e così è riuscita ad avere una diagnosi; molti, invece, sono costretti a rimettere in carica durante l’orologio durante la notte. Ecco perché insistiamo tanto sulla benedetta autonomia di questo dispositivo: fintanto che non garantirà almeno 5 giorni d’uso continuato, non potrà davvero sviluppare il suo pieno potenziale.