Nonostante le ingenti risorse messe in campo per affrancarsi dalla rivale, Apple ci è ricascata. Samsung ha vinto la commessa per la produzione della componentistica chiave di Apple Watch.
Il processore S1 di Apple destinato ad Apple Watch sarà prodotto da Samsung. Questa è la funesta notizia (almeno per la mela) riportata da DigiTimes poche ore fa. E inoltre, alla società sudcoreana sarà demandata anche la creazione della DRAM, dalla Flahs e di diversi altri chip che verranno poi incastonati in un unico pacchetto.
In pratica, si potrebbe quasi dire che Apple Watch lo faccia Samsung:
Il processo produttivo a 28 nanometri di Samsung Electronics si è guadagnata gli ordinativi per l’Apple Watch […]. Si parla di 3-4.000 wafer da 12 pollici al mese, secondo le fonti dell’industria.
Il processore costruito da Samsung risiederà nel system-in-package (SiP) S1 di Apple, che consisterà i DRAM mobile, flash NAND e altri chip speciali. Il fornitore dei moduli SiP invece sarà Advanced Semiconductor Engineering (ASE).
In fondo, è la storia che continua a ripetersi. Da principio, le memorie allo stato solido di iPhone 6 e iPhone 6 Plus da 64gb e 128GB erano fabbricati da SK Hynix, Toshiba e SanDisk, ma i problemi di crash generati dai loro moduli hanno costretto Apple a bussare di nuovo alla porta di Samsung.
Se tutta va come dovrebbe, in ogni caso, Apple Watch dovrebbe debuttare a marzo in una ristretta cerchia di paesi iniziali, tra cui gli Stati Uniti. Tant’è che esattamente tra un mese avrà inizio i corsi di aggiornamento specifico per i dipendenti Apple. E tutto sembra filare liscio come l’olio, almeno per il momento.