Se cercavate una scusa per comprare Apple Watch, eccovi accontentati. Uno studio condotto da Wristly.com e un altro parallelo e indipendente dell’Università di Stoccolma rivelano che l’uso più comune dell’orologio con la mela è… come orologio (e navigatore).
[related layout=”big” permalink=”https://www.melablog.it/post/186074/apple-watch-ipad-pro-e-facetime-3-feature-promesse-e-mai-lanciate”]Alcune delle feature promesse da Apple riguardo Apple Watch, iPad Pro e FaceTime non sono mai arrivate. Ma gli utenti ci avevano creduto, e ora è un bel problema.[/related]
Il rapporto con Apple Watch è fatto di sguardi fugaci, e di solito non richiede più d’una manciata di secondi d’attenzione. Tant’è che l’utente medio controlla l’orario una media di 4-5 volte all’ora, ovvero 70-80 volte al giorno. E la feature che ha più probabilità di essere impiegata di volta in volta sono le mappe. Ma non mancano le sorprese.
Ad esempio, viene usato per rispondere al telefono appena 8 volte al mese; e le mail, vengono lette appena 2 volte al mese in media.
“Con Apple Watch,” spiega Wristly, “le interazioni d’uso sono misurate in pochi secondi. E noi abbiamo i dati che lo dimostrano.” E questo spiega perché faccende come rispondere agli iMessage siano così poco popolari: richiedono troppo tempo. E qui c’è la parte forse più interessante: lungi dall’essere un secondo schermo per iPhone, Apple Watch sembra già possedere un carattere distintivo, un’identità propria. E trova il suo naturale sbocco nella produttività, nella salute e nella praticità, ma assolutamente non nel gaming.
Trovate il PDF dello studio dell’Università di Stoccolma su questa pagina Web; qui invece, la nota di Wristly.