Per il momento Apple Watch costituisce uno sfizio high-tech o una buona Beta pubblica, nel senso che il suo vero potenziale è ancora tutto da sviluppare; e chi lo compra ora deve saperlo. I limiti di questa prima generazione sono molti: lentezza, comunicazione a senso unico, restrizioni su funzionalità e sensori, e così via. Ma la vera rivoluzione arriverà in autunno, con le app native.
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Apple Watch destinato a cambiare le carte in tavola nel mondo high-tech, ma soffre di un gigantesco difetto su cui tutti -utenti e addetti ai lavori- sembrano concordare: le sue app sono molto, molto lente. E la ragione è nota: app, sguardi e animazioni non sono renderizzati dall’orologio ma dall’iPhone, che poi invia al dispositivo gli elementi di mostrare sul display. Questo approccio tanto cauto ha consentito di semplificare lo sviluppo e soprattutto di preservare il potere computazionale dello smartwatch, allungandogli sensibilmente l’autonomia, ma le cose non potevano restare così per sempre. Sapevamo infatti che in futuro sarebbero arrivate applicazioni native, capaci cioè di elaborare dati in autonomia rispetto ad iPhone, ma ora abbiamo una scadenza ufficiale.
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L’ha rivelata il vice presidente delle Operazioni Apple Jeff Williams, l’uomo che gestisce oltre 3.000 ingegneri e l’intera catena delle forniture di Cupertino, in occasione della Code Conference Re/code di Rancho Palos Verdes, in California. Sul palcoscenico, il manager già noto per la riservatezza, ha affermato che le vendite di Apple Watch stanno andando “a gonfie vele” e che la gente “sta dimostrando un amore per Apple Watch superiore alle aspettative.” Apple, ha aggiunto sibillino, ne avrebbe venduti “un sacco.”
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Durante l’intervista, Williams ha spiegato che le app native col supporto completo a sensori di salute, Corona Digitale e così arriveranno su App Store verso l’autunno, assieme al rilascio di iOS 9. Ma i primi frutti si vedranno molto prima, già tra poche settimane, visto che il SDK sarà lanciato in anteprima al WWDC 2015 del prossimo 8 giugno.
Occhi puntati alla conferenza degli sviluppatori, dunque; e noi di Melablog ci saremo come sempre per il consueto liveblogging. Restate sintonizzati.