[related layout=”big” permalink=”https://www.melablog.it/post/206437/apple-watch-3-lte-italia”][/related]
Non soltanto salva vite e risolve casi polizieschi. Grazie agli avanzamenti fatti con ResearchKit e all’introduzione di nuove librerie in watchOS 5.0, Apple Watch sarà presto capace di individuare i segnali premonitori di un’incipiente malattia di Parkinson.
Le nuove API -create partendo dai dati raccolti da pazienti reali in studi clinici- consentono infatti di monitorare passivamente e in modo costante per tutta la giornata alcuni dei sintomi più frequenti: tremito a riposo, e/o tremore nelle mani e nelle braccia, movimenti inconsulti e dondolio.
A differenza di altri sistemi di diagnostica, l’uso di Apple Watch consente il controllo costante della malattia per l’intera giornata, e senza alcun intervento da parte dell’utente o della struttura ospedaliera. I grafici creati da Apple Watch forniscono indizi che consentono ai medici di capire se e quanto la malattia sta progredendo nel corso del tempo, e prendere così le dovute contromisure.
Al momento, non c’è ancora ufficialmente nessuna app che riesca sfruttare queste feature, ma presto ne arriveranno a frotte. Il framework messo a punto da Cupertino è bello e pronto: serve solo che venga integrato nelle applicazioni esistenti. Un po’ alla volta, con l’avanzare dei sensori e della ricerca, lo smartwatch della mela diventerà sempre più efficiente, e prima o poi arriverà il giorno in cui non potremo più fare a meno di gingilli simili.
[related layout=”big” permalink=”https://www.melablog.it/post/205766/apple-watch-riparazione-gratis”][/related]