Adam Love è un 24enne apparentemente in perfetta salute, con uno stile di vita attivo e sano. Da qualche tempo a questa parte, tuttavia, il suo Apple Watch ha iniziato a riferire dell’andamento anomalo del cuore; durante le ore notturne, quando il battito dovrebbe rallentare ben al di sotto dei valori diurni, lo smartwatch registrava invece 130-140 battiti al minuto. Segno che qualcosa non va.
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Dopo una visita specialistica e una serie di analisi, i medici si sono resi conto dell’esistenza di un foro nel cuore che impediva il la corretta circolazione ematica; in pratica, il sangue ossigenato tornava subito ai polmoni senza passare prima per tutto il corpo. E ciò costringeva il cuore a lavorare di più.
Immediato il ricovero e l’operazione che è andata magnificamente. Ora il ragazzo è fuori pericolo, benché abbia davanti qualche settimana di convalescenza. “Non credo che potrei vivere senza” ha dichiarato, parlando di Apple Watch. “Lo adoro per la praticità ma anche per il fatto che mi abbia indicato una condizione medica di cui non avevo idea; potenzialmente mi ha salvato la vita.”
Parole che ricordano quelle di altre persone salvate in modo analogo (una addirittura affetta da embolia polmonare), e sempre grazie al monitoraggio del battito cardiaco. I dispositivi come Apple Watch consentono di tenere sotto controllo un numero crescente di parametri vitali, e dunque di arrivare ad una diagnosi precocemente, anche in assenza di sintomi evidenti.