Il futuro di AppleTV+, il servizio di streaming di Cupertino, è sempre più incerto. Tra “problemi infrastrutturali” e partner scontenti, pare si stia avvicinando pericolosamente al “punto di rottura”. Lo riporta Business Insider.
Le fonti dell’industria affermano che AppleTV+ ha un grosso problema di “robustezza adeguata dell’infrastruttura” che contribuisce a creare una cultura corporate “frustrante.” Scarse risorse, poca comunicazione tra i reparti, strutture di leadership “molto piatte” e un team scoraggiato hanno generato irritazione nei partner.
Stando alle voci di corridoio, mancherebbero le competenze sulle pratiche di legge standard del mondo dell’intrattenimento, e i dirigenti devono spesso riportare ad Apple prima di poter prendere decisioni, il che rallenta moltissimo l’intero processo. E addirittura, si parla di clamorosi autogol, tipo uno show andato in streaming prima della firma del contratto e di fatture non saldate.
In alcuni casi, si parla anche di un approccio al marketing piuttosto caotico e “distruttiva” e di campagne marketing “organizzate all’ultimo nonostante mesi di preparazione”, comunicati stampa usciti con lentezza, landing page in ritardo e così via. “Tentando di vendere come fosse un iPhone, non dei contenuti” chiosano dall’industria.
Ma l’aspetto peggiore è un altro, e l’ha sintetizzato un ex membro dello staff Apple rimasto anonimo. A suo dire, AppleTV+ rischia di bruciarsi presto, un po’ per via del gran numero di show in ritardo, e un po’ la pressione eccessiva. “Ci avviciniamo al punto di rottura. Le persone sono esaurite e lavorano duramente”.
La scelta di produrre i contenuti da sé è stata fatta per evitare la dipendenza da partner come Warner Bros., ma a quanto pare, mancano struttura e risorse per portare a termine lo scopo con agio. Qualcuno giustifica Cupertino e spiega che si tratta di problemi di gioventù; nel frattempo, però, per non saper né leggere né scrivere, sembra che Apple intenda intervenire assumendo nuovi dirigenti di medio livello da inserire nell’organico.
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