Secondo i calcoli di Horace Dediu, analista presso Asymco, ogni utente Mac vale 250$ annui mentre ogni utente iOS ne vale 150$. Un valore ricavato dalla sovrapposizione di dati pubblicati e deduzioni matematiche, e che non tiene conto né delle app né degli accessori di terze parti, ma esclusivamente dell’hardware.
Gli utenti Mac OS X e iOS attivi al momento, WWDC’11 alla mano, ammontano rispettivamente a 54 milioni per i primi e 180 milioni per i secondi. Tralasciando l’accelerazione nelle vendite che stanno subendo negli ultimi mesi i Sistemi Operativi di Apple, Dediu ha calcolato che il ciclo medio di vita dei computer e dispositivi con la mela è 5,5 anni, per entrate totali pari a 73,8 miliardi di dollari, il che per l’appunto si traduce in circa 250$ per utente.
I dispositivi iOS, invece, vengono sostituiti più o meno ogni 3,5 anni, il che produce un valore per utente di circa 150$ annui. E se a questo aggiungiamo che, solitamente, i clienti Apple si dicono sempre molto soddisfatti del prodotto acquistato, è verisimile ritenere che ogni nuovo utente farà altrettanto.
Partendo da questi assunti -già di per sé un po’ traballanti, se ce lo chiedete- Dediu conclude quindi che il giorno in cui ci saranno 100 milioni di utenti OS X, quelli aggiuntivi porteranno nei forzieri di Cupertino qualcosa come 25 miliardi di dollari in più all’anno; e parimenti, una crescita fino a 500 milioni di utenti iOS dovrebbe generare entrate per 74 miliardi di dollari in più rispetto alle performance attuali. Ovviamente si tratta di stime a dir poco azzardate, e di scarso valore pratico nel breve termine, ma che servono a guidare le mosse future degli investitori. Con numeri del genere, e al netto di eventuali nuovi prodotti, dell’iTunes Store o degli accessori, parliamo infatti di un investimento potenzialmente molto remunerativo e a relativamente basso rischio.