Attualmente, iPhone X e con ogni probabilità iPhone X2 e iPhone X Plus adottano display OLED basati su retro-pannelli LTPS TFT (transinstor a pellicola sottile in polisilicio a basse temperature); ma in un futuro non troppo lontano questa tecnologia verrà soppiantata dal LTPO (ossido policristallino a basse temperature).
Senza entrare nel tecnico, quel che interessa ai lettori è che il nuovo sistema consentirà di tagliare gli sprechi e ridurre i consumi dello schermo nell’ordine del 5-15%, rispetto alle soluzioni attuali.
Ciò è fondamentale perché, con l’aumento della risoluzione dei dispositivi mobili, crescono i consumi intrinseci del display; in altre parole, un numero maggiore di pixel si tradurrà sempre in maggior fame d’energia, ed ecco perché è fondamentale lavorare a tecnologie sempre più efficienti di contenimento dei consumi.
Ma c’è un altro vantaggio collaterale non di poco conto; lavorando al LTPO in casa, Apple metterà a punto una tecnologia chiave che le permetterà di esercitare maggior influenza sui produttori, e di mettere il naso in catena di montaggio. Allo stato attuale Samsung e LG -i partner di Cupertino votati ai display- mantengono un controllo pressoché totale sulla componentistica di loro competenza. Con LTPO, invece le cose sarebbero parecchio diverse, dunque è inevitabile che presto la mela chieda loro di iniziare la conversione.
Come al solito, questi cambiamenti richiederanno ancora ricerche e adattamenti, dunque non è qualcosa che riguarda iPhone X2 e iPhone X Plus, e neppure l’iPhone del 2019. Più probabilmente, la transizione avverrà prima su Apple Watch che ha costi inferiori di implementazione e solo in un secondo momento su iPhone X. Non abbiamo date precise, ma di sicuro a occhio se ne riparla almeno dopo il 2020.