Il trader David Miller dovrà ormai scontare due anni e mezzo di carcere per una speculazione sulle azioni Apple (APPL) che ha portato al fallimento dell’azienda Rochdale Securities nel 2012. La decisione è stata presa dal giudice Robert Chatigny di Hartford nel Connecticut, che ha ritenuto Miller responsabile di frode elettronica e complotto.
David Miller era stato arrestato un anno fa per frode ai danni della Rochdale Securities, che lo impiegava. Il 25 ottobre 2012, giorno dell’annuncio dei risultati finanziari per il Q3 di Apple, Miller aveva comprato più di 1 milione e mezzo di titoli APPL, che equivalevano a quel momento a circa 1 miliardo di dollari, con l’intenzione di trarne un rapido profitto. L’operazione però non era stata autorizzata da nessuno alla Rochdale Securities e Miller aveva usato l’ordine di un cliente, che però aveva richiesto l’acquisto di solamente 1625 azioni.
I titoli di Apple però si stavano svalutando rapidamente nell’ottobre del 2012, con il rientro della bolla speculativa che le aveva colpite. Miller aveva allora rivenduto in tutta fretta le azioni impropriamente acquistate, perdendo 5 milioni di dollari nella manovra. Miller aveva quindi provato a mascherare la perdita, cercando di attribuirne la colpa ad un collega.
Nel Q3 2012, Apple aveva riportato di aver venduto 26,9 milioni di iPhone e 14 milioni di iPad, incrementando rispettivamente la cifra del 58% e del 26% rispetto allo stesso periodo del 2011. Un ottimo trimestre, che però non era servito a sollevare il prezzo del già sopravalutato titolo APPL. Il trader David Miller, di 41 anni, si è dichiarato colpevole e rischiava 30 anni di prigione; ne sconterà 30 mesi.
Via | macg