Diciamoci la verità, alla prime conferme ufficiali che Skype è stata acquisita da Microsoft per 8,5 miliardi di dollari, molti utenti Mac e Linux sono stati percorsi da un brivido e hanno iniziato a temere per il futuro della loro amata -e insostituibile- applicazione VoIP preferita. Parole rassicuranti, tuttavia, sono giunte da Ballmer in persona; Skype, afferma, resta multipiattaforma.
Le parole di Ballmer sembrano apparentemente placare i timori di chi temeva il peggio:
Continueremo ad investire in Skype per i client di piattaforme non Microsoft. […] Dico sul serio. Siamo una delle poche società che storicamente lo ha sempre fatto.
E a onor del vero, occorre riconoscere a Redmond di aver sviluppato e commercializzato in tutti questi anni una versione specifica per Mac di Microsoft Office comprensiva del Messenger. Il problema è che si tratta di un prodotto che -storicamente, come dice Ballmer- è stato sempre spudoratamente privato delle funzionalità enterprise più importanti per evitare che il Mac si infiltrasse troppo negli ambienti corporate. Quanti anni ci sono voluti perché Entourage fosse finalmente abbandonato in favore di Outlook? Che dire delle ere geologiche di sviluppo necessarie per portare una volgarissima videoconferenza sul loro client Messenger per il resto di noi? E se questo è il trattamento rivolto ai Mac user, che tutto sommato rappresentano una piccola e proficua fetta d’utenza, figuriamoci che ne sarà di quanti utilizzano Linux.
Una cosa è certa: 8,5 miliardi di dollari cash sono una quantità di denaro notevole, anche per un brand del calibro di Skype. Ed è incredibile che abbiano investito tanto solo per l’integrazione con Xbox, Kinect, i Windows Phone e poco altro, come conferma Ballmer stesso nella conferenza stampa delle scorse ore. Possibile che il futuro del client VoIP più usato al mondo sia semplicemente quello di unire sotto la stessa interfaccia utenti di Microsoft Lync, Outlook e quelli delle community Xbox Live? Senza contare che la società possiede già una piattaforma VoIP tutta sua. Insomma, la faccenda è ingarbugliata e le possibilità molteplici: il futuro, in ogni modo, è già cambiato.