Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha incontrato Tim Cook e i dirigenti di altre società che si occupano di tecnologia. Lo riporta Politico, secondo cui al centro delle discussioni ci sarebbero le politiche di sorveglianza governativa e le strategie da adottare in seguito al vaso scoperchiato da Edward Snowden e dal caso Datagate.
Oltre a Cook, tra gli invitati all’incontro ci sarebbero stati anche Randall Stephenson, CEO di AT&T e Vint Cerf, uno dei “padri” di Internet e membro del National Science Board dello stesso Obama. Insieme a loro, anche rappresentanti di gruppi come il Center for Democracy and Technology e Public Knowledge.
Nonostante dalla Casa Bianca non arrivino dettagli ufficiali sull’incontro tra Obama e gli esperti di tecnologia, Politico inquadra il meeting come risposta alla direttiva da parte del Presidente di dialogare con tutte le parti coinvolte, al fine di rispettare la privacy pur difendendo gli interessi di sicurezza nazionale.
Il caso PRISM ha vista coinvolta anche Apple, oltre alle altre società di spicco del campo tecnologico. Andrew Stone, ex sviluppatore della NeXT che ha lavorato con Steve Jobs per circa 25 anni, ha commentato a suo tempo con queste parole il possibile coinvolgimento del fondatore di Apple:
“Steve Jobs avrebbe preferito morire piuttosto che cedere a questo, anche se aveva molti amici alla NSA. Microsoft è capitolata per prima, poi tutti gli altri. Steve semplicemente non l’avrebbe mai fatto.
Via | 9to5mac.com