Google Bard, il chatbot di intelligenza artificiale generativa, ha fatto il suo debutto in Italia. Questo è un evento significativo non solo per Google, ma per l’intera industria tecnologica. Il lancio di Bard in Italia è avvenuto più velocemente del previsto, solo due mesi fa era stato annunciato il lancio di Bard in 180 Paesi, ma era stato specificato che non sarebbe stato ancora disponibile in Italia. Tuttavia, gli ostacoli linguistici e normativi sono stati superati in breve tempo e ora possiamo finalmente utilizzare il chatbot anche in lingua italiana.
I vantaggi di Bard in Italia
In Italia, l’intelligenza artificiale di Google si presenta in una forma leggermente diversa rispetto a quanto già visto negli Stati Uniti, dove è già integrata anche nel motore di ricerca di Google. Per il pubblico italiano, l’esperienza della ricerca rimarrà quella tradizionale e Bard sarà un prodotto a parte, gratuito e accessibile a tutti dal proprio browser, sia da mobile sia da desktop. Non ci sarà necessità di alcuna registrazione per accedere a Bard, basterà andare sulla pagina con il proprio browser per iniziare a usarlo. Bard attinge già alle informazioni presenti sul web, ed è quindi in grado di fornire risposte aggiornate.
Bard è in grado, a fronte di una richiesta ben formulata, una domanda o un’istruzione, di proporre risposte a problemi anche molto complessi. Può aiutare nella scrittura di un testo, nella creazione di codici informatici, può ipotizzare quali domande potrebbero essere fatte in un colloquio di lavoro partendo da un annuncio, o può suggerire idee di espansione di un business o strategie di interazione con i clienti.
Un altro tema di rilevanza capitale è quello dell’utilizzo dei dati provenienti dagli utenti. Il Gdpr, il regolamento per la protezione dei dati varato dalla Commissione europea, ha imposto vincoli stringenti, cui Google ha dovuto adattarsi prima di poter sbarcare in Europa. Non ci sono al momento piani per creare versioni premium di Bard. Come per altri tool di Google, l’obiettivo principale è garantire la migliore esperienza agli utenti, e solo in seguito capire quale sia la strategia di monetizzazione più corretta.
Infine, anche se in Italia Bard è un prodotto a sé stante, il momento in cui l’AI conversazionale entrerà nel cuore dei servizi Google non sembra essere lontano. Questo rappresenta un passo in avanti significativo nella tecnologia dell’intelligenza artificiale e apre nuove possibilità per l’interazione tra gli utenti e le informazioni disponibili sul web.