Nell’ultima relazione annuale (il cosiddetto “10K financial statement”) inviato alla SEC da Apple si leggono interessanti dettagli sul calo delle vendite che ha colpito gli iPod, sul crescente business del software di App Store ed infine su qualcuno dei segreti di Cupertino. Salgono le spese per ricerca e sviluppo, ed aumentano vertiginosamente quelle per la pubblicità, ma i margini sono in calo. Anche per Apple.
Durante l’ultimo anno fiscale, Cupertino ha piazzato 54 milioni di iPod, cioè l’1% in meno rispetto all’anno precedente, con ,091 miliardi di guadagni, in calo invece del 12%. Questa discrepanza è spiegabile con un lieve abbassamento dei prezzi di vendita, mitigati comunque dall’ottimo andamento dell’iPod touch, che garantisce margini migliori. Mediamente, ogni iPod ha portato nelle casse di Apple 49, in calo dell’11% rispetto ai 67 del 2008.
Tutti i servizi offerti attraverso iTunes continuano a macinare numeri da sogno. Solo il comparto dei prodotti e servizi, che include quindi i contenuti video, la musica e le applicazioni, ha portato ad Apple più di miliardi, segnando cioè un +21%, ed il merito è tutto de:
L’aumentato interesse dei consumatori nei download digitali e nelle applicazioni di terze parti, nella crescita continua della base utenza di iPod ed iPhone, nell’espansione dei contenuti audio/video di terze parti disponibili in acquisto o in affitto su iTunes Store, e nella crescita dell’App Store.
Gli investimenti in Ricerca&Sviluppo sono cresciuti di 24 milioni (+20%) e toccano attualmente la ragguardevole cifra di ,3 miliardi, mentre i costi pubblicitari sono saliti a 01 milioni, in netto aumento se paragonati coi 86 milioni del 2008 ed i 67 milioni del 2006. Il guadagno medio per ogni Apple Store, metà dei quali sono localizzati fuori dagli USA, è di 5,9 milioni (9,9 milioni nel 2008) ed il numero degli impiegati a tempo pieno supera i 16.500.
Ed ora qualche curiosità. Pare che lo sviluppo di Snow Leopard sia costato a Cupertino qualcosa come 1 milioni, e che quest’anno il jet privato di Steve Jobs sia costato solo .000 contro gli 71.000 del 2008, evidentemente a causa dei suoi noti problemi di salute. In generale, comunque, Cupertino dimostra uno stato invidiabile, e mentre i ricavi provenienti dagli USA si ridimensionano dal 57% al 54%, le vendite internazionali continuano a salire, toccando l’attuale quota del 46%. E se qualcuno di noi avesse comprato .000 di azioni Apple nel 2004, ora ne possiederebbe ben .570.