Ci sono gli utenti di Twitter all’italiana, tutta vita privata e autoreferenzialità. Ci sono quelli alla Robert Scoble, tutti link e ipertestualità. Ma poi ci sono anche i tweet d’autore, poco usati da noi in Italia, anche se con qualche gradevolissima eccezione.
Una delle manie che scatta, soprattutto nella mente dei utenti mac, quando approcciano Twitter è l’orgoglio per il client che si utilizza per tweettare (e qui le scuole di pensiero sono una per ogni client ritenuto il migliore, l’insostituibile: Tweetie o Twitterrific?, ad esempio). Ecco l’ultima dritta per essere imbattibile in quanto a ricercatezza d’interfaccia.
Birdhouse (link App Store) non è soltanto uno dei client Twitter per iPhone e iPod Touch più cari, soprattutto considerato che costa 2,99 euro e non ha neanche un tab per le @mentions. In più, è talmente concentrato su se stesso o, meglio, sull’ego del proprio utente, che in pratica gestisce solo bozze di tweet capolavoro, pensati e ripensati. Finché, anche grazie un sistema di rating a stellette (naturalmente autoemesse), i vostri micropost potranno essere approvati e pubblicati. Occhio dunque a scrivere tweet sotto la media quando usate questa applicazione.