Al Mobile World Congress 2013 di Barcellona, abbiamo incontrato Alberto Acito, vice presidente & managing director per l’Europa del Sud di RIM/BlackBerry, il quale ci ha a lungo parlato della storia della rinascita di BlackBerry, del nuovo sistema operativo BlackBerry 10 e dello Z10, smartphone fiore all’occhiello dell’azienda. Si parla di rinascita, ma si dovrebbe piuttosto parlare di cambiamento di rotta dell’azienda, visto che la strategia di RIM non portava i suoi frutti. Un’attenta analisi della concorrenza, sembrano aver portato BlackBerry sul giusto cammino.
BlackBerry 10 è il nuovo sistema operativo di RIM, presentato il 30 gennaio 2013. I nuovi dispositivi della casa, così come il nuovo sistema operativo, sono visti dalla compagnia come lo strumento per recuperare il terreno perso di fronte ai giganti del settore: abbiamo nominato Samsung e Apple.
Secondo Acito, la clientela di BlackBerry si può dividere in due grandi categorie: i clienti business e tutti gli altri. Il punto forte di BlackBerry, il suo marchio di fabbrica, è sempre stato il mercato mirato alle aziende. Acito afferma che l’azienda vantava 80 milioni di clienti qualche anno fa; questi clienti sono rimasti gli stessi, malgrado l’arrivo sul mercato di iPhone e tutti gli altri. BlackBerry ha comunque perso terreno su iPhone e Galaxy dal punto vi vista del marketshare, tant’è che una ricerca condotta da IDC nel novembre 2012 sottolineava di quanto stessero avanzando iOS e Android proprio sul mercato business, tanto da prevedere un sorpasso di BlackBerry entro fine anno. Inoltre Stephen Elop, CEO di Nokia, ha dichiarato che il Nokia Lumia vuole essere il nuovo smartphone per aziende e per questo ha stretto un accordo con Coca Cola, la quale distribuirà i Lumia ai suoi impiegati come telefono aziendale. Coca Cola e Nokia sono solo un esempio: mentre RIM era data per defunta, il mondo della telefonia mobile è rimasto vivo ed attivo.
Parlando delle app, che costituiscono sempre l’essenza vitale di un sistema operativo, sopratutto se nuovo, Flurry Mobile sottolinea che 7 app su 10 vengono programmate per un dispositivo iOS e le 3 restanti per Android. A motivarli sono gli acquisti: le app per iOS danno 4 volte più utili che le loro controparti per Android; dov’è BlackBerry in tutto questo? BlackBerry cerca di recuperare il terreno perso, promettendo adesso 10.000$ in un anno agli sviluppatori che riescono a totalizzare 1000$ nel primo mese sulla piattaforma BlackBerry 10 (se non li raggiungono loro, RIM ci mette la differenza). Lo sforzo di BlackBerry sull’ecosistema delle app è notevole e forse una scelta vincente: si conta che al giorno del lancio, BlackBerry 10 disponeva già di 70 mila app ed oggi l’azienda ha creato un gruppo per la promozione del nuovo sistema operativo presso gli sviluppatori, mettendo a loro disposizione un gran numero di tool per l’integrazione del proprio codice e vendendole in uno Store dedicato. BlackBerry 10 permette, per esempio, di far girare un’istanza di Android ed eseguire così direttamente le app scritte in Java per quel sistema operativo, o almeno il 75% di esse, specifica Luca Filigheddu, developer evangelist. Altri tool sono disponibili per chi fa il porting da C o da C++.
Il nuovo sistema operativo è incentrato sugli eventi, qualcosa di nuovo secondo Acito, ma il BlackBerry Hub che centralizza tutti gli eventi (BBM, tweed, e-mail, ecc…), congelando l’attività delle app in uso per dedicarsi alla lettura dei messaggi, ha molto in comune con il notification center di Mountain Lion. È comunque eccellente prendere lo spunto da OS X e portarlo su piattaforma mobile.
BlackBerry promuove inoltre un “multitasking vero“, che visto sullo Z10 è davvero efficiente grazie al chip Qualcomm Snapdragon S4. Qualcosa di simile è stato anche visto su molti altri dispositivi mostrati alla MWC 2013, da HTC ad ASUS e Intel. Qui il multitasking di Apple mostra i suoi anni: forse è tempo che Cupertino si aggiorni per mettersi al passo coi tempi, dato la frenetica attività della concorrenza in questo campo. Parliamo di filmati ed app che girano in background e che non si “congelano” quando viene aperta un’altra app.
BlackBerry sembra voler rinascere dalle proprie ceneri come l’Araba fenice, prendendo spunto dalla concorrenza e superandola sotto certi aspetti. Un esempio per tutti: il pulsante dell’iPhone, quello che se premuto due volte permette di passare da un’app all’altra, è stato eliminato nel Z10 e sostituito da un’elegante gesto di swipe. Dopo un secondo sguardo, lo stesso esiste sull’iPhone, a patto di aver eseguito il jailbreak ed installato il tweak Zephyr (disponibile su Cydia store a .99). Se solo Apple ascoltasse di più gli sviluppatori…
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