Nel mercato degli smartphone evoluti, contraddistinti da servizi sempre più integrati, da tempo spiccano i prodotti dell’azienda canadese Research In Motion: la gamma Blackberry.
Lo stesso Steve Jobs, sul palco del Macworld ha riconosciuto l’ottimo lavoro di RIM, sottolineando con un grafico come l’obiettivo di iPhone sia raggiungere la quota di mercato che ora hanno i Blackberry.
La killer feature di questi smartphone, il cui software è proprietario e basato su Java, è costituita dal servizio di mail push: il dispositivo è costantemente connesso alla rete e la ricezione della posta elettronica avviene in tempo reale, allo stesso modo degli SMS. Attraverso i server Blackberry, poi, è possibile la visualizzazione degli allegati, in modo da ottimizzare la connessione dati: diversamente da quello che avviene sugli altri cellulari, per un Blackberry la connessione GPRS è più che sufficiente per una normale (e veloce) attività da ufficio.
Ed è proprio il mondo business che ha fatto la fortuna di RIM, da tempo protagonista nella convergenza fisso/mobile per le grandi aziende con le sue Blackberry Enterprise Solutions.
Ma, complice l’abbassamento delle tariffe, i servizi push di RIM sono ora accessibili anche agli utenti consumer (il servizio consumer prende il nome di BIS: Blackberry Internet Service). I maggiori operatori italiani offrono il servizio BIS a cifre piuttosto abbordabili, sotto i 10 Euro al mese.
In questo modo, il mondo BlackBerry sta conoscendo un certo successo anche da noi e le statistiche mostrano come la penetrazione dei prodotti RIM sia particolarmente elevata tra gli utenti Mac consumer.
Da qui, vi proponiamo un piccolo vademecum per facilitare la convivenza tra i due sistemi.
Fino all’anno scorso, l’unico modo per far dialogare il proprio Mac con un palmare BlackBerry era quello di affidarsi a software a pagamento, come l’onnipresente MissingSync, già ciambella di salvataggio per gli utenti Windows Mobile e Palm OS.
Da qualche mese, tuttavia, RIM ha preso la questione di petto e ha trovato una soluzione semplice ed efficace per permettere ai propri clienti l’utilizzo di Mac OS.
L’azienda canadese ha, infatti, acquistato la licenza del principale concorrente di Missing Sync, PocketMac for Blackberry, e ne ha reso il download disponibile e gratuito per tutti gli utenti.
PocketMac è una soluzione software non certo perfetta, ma ben si adatta alle esigenze dell’utente medio, proponendo opzioni di sincronizzazione complete. Il principale problema di PocketMac sta nella sua lentezza operativa sui Mac Intel, causata dal fatto di non essere ancora Universal Binary e girando, dunque, per mezzo di Rosetta.
In un mese di utilizzo piuttosto intensivo, comunque, non abbiamo riscontrato problemi di funzionamento e la sincronizzazione è sempre andata a buon fine senza errori nei dati trasferiti.
In più grande pregio di PocketMac rimane, comunque, la sua gratuità: per chi fosse disposto a spendere qualche euro riteniamo che MissingSync sia ad ora un prodotto migliore.
Ma le cose potrebbero cambiare presto: RIM ha annunciato l’arrivo di una nuova versione, finalmente nativa per Intel e maggiormente integrata con Mac OS X Leopard, e sempre gratuita.
Di seguito trovate una galleria di immagini che vi offre un walkthrough delle funzionalità e opzioni di PocketMac.