Ad oggi, non esistono modi equilibrati di mondare il Web dalle pubblicità: o le si subisce tutte, diventando di fatto preda di inserzionisti sempre più invadenti, oppure ci si trincera dietro l’ad-blocker che però blocca tutto, pure le pubblicità “buone” che permettono a siti come Melablog di fare informazione gratuita. Presto, però, potrebbe arrivare l’uovo di Colombo che salverà capra e cavoli.
Apple infatti ha un nuovo piano per impedire che i comportamenti online dei suoi utenti vengano spiati, grazie ad una nuova tecnologia di Safari chiamata Privacy Preserving Ad Click Attribution.
La feature messa a punto da Cupertino permetterà agli inserzionisti di sapere quando qualcuno ha fatto clic su una pubblicità in un sito, e poi se ha comprato qualcosa in uno store online; tuttavia, non sarà possibile per loro seguire individualmente ogni utente grazie ad una serie di stratagemmi tecnici e limitazioni artificiose.
Cosette tipo un limite sul numero massimo di ID concessi per le campagne (64 in totale, troppo pochi per risultare effettivamente utili. In precedenza erano illimitati); oppure, rallentando la trasmissione dei dati pubblicitari fino a due giorni dopo e in modo completamente anonimo grazie alle tecnologie di Navigazione Privata integrate n Safari.
La speranza è di ottenere un punto di equilibrio tra il mondo della pubblicità e quello degli utenti, e che permetta di ottenere vantaggi per tutti: agli uni di raggiungere il pubblico che ha necessità dei suoi prodotti, e agli altri di proteggere legittimamente la propria privacy mentre fanno i fatti loro online. La novità verrà lanciata al WWDC 2019 nelle prossime settimane.