In queste ore BOE, uno dei fornitori Apple e potenziale candidato per il display di iPhone 15, ha annunciato un una nuova tecnologia di schermi pieghevoli. Si tratta del pannello flessibili f-OLED “a forma di N” che si piega in un senso o nell’altro.
Questa soluzione tecnica è superiore alla precedente, chiamata “360° folding display” perché permette di arrotolare o piegare il display sia a monte che a valle. Il prototipo mostrato alla stampa è un pannello AMOLED da 12.3 pollici che può trasformarsi in un dispositivo super-portatile da soli 5.6 pollici.
Quando il display flessibile è completamente aperto, può essere usato per l’intrattenimento o per lavorare; l’intera superficie dello schermo è disponibile per app, giochi, videogame, note, mail, digitazione testo e molto altro; oppure per applicativi multi-finestra.
Quando invece lo schermo è piegato, l’interfaccia orizzontale cambia e gli elementi grafici si riorganizzano per adattarsi all’orientamento verticale.
Nella forma più piccola, il display può essere trasformato in un dispositivo di appena 5.6 pollici e soli 2 centimetri di spessore, il che significa che può stare tranquillamente in borsa o in tasca. BOE stima che il display flessibile f-OLED “a forma di N” di BOE possa essere piegato circa 200.000 volte in in senso e 100.000 volte nell’altro, prima di usurarsi, il che costituisce uno dei migliori risultati dell’industria allo stato attuale.
Non sappiamo se Apple si interessata a questo specifico schermo per i suoi iPhone, ma di certo segue con curiosità gli sviluppi del mercato per capire se e come intervenire in futuro. È almeno dal 2016 che si parla infatti di un iPhone pieghevole, che però non sembra neppure sulla rampa di lancio almeno per il momento.