Nei giorni scorsi, lo United States Patent and Trademark Office ha accettato e protocollato un nuovo brevetto di Apple che descrive alcuni metodi alternativi per costruire il vassoio porta-SIM dei dispositivi mobili. Intitolato genericamente “Systems and methods for ejecting removable modules from electronic devices” (“Sistemi e metodi per espellere moduli rimovibili da dispositivi elettronici”), il documento in questione fornisce un sistema totalmente magnetico per assicurare una SIM ad un iPhone o iPad.
In luogo dei connettori meccanici o dello slot “push-push” che si trovano normalmente in questo tipo di contesti, Cupertino desidera una tecnologia più leggera e meno impattante sul design complessivo. Ciò le permetterà di costruire gingilli ancora più sottili delle attuali generazioni:
Tali meccanismi di espulsione spesso rubano parecchio spazio utile all’interno del dispositivo. Per di più, una porzione di tale meccanismo di espulsione spesso richiedere l’interazione dell’utente con il meccanismo di espulsione attraverso un’apertura nella scocca che in certi casi può riempirsi di polvere creando problemi di funzionamento al dispositivo.
Forse pochi lo ricorderanno, ma l’anno scorso si è consumata una battaglia tra Apple e l’accoppiata Motorola Nokia riguardo il design nelle cosiddette Nano SIM card che ha coinvolto anche l’Istituto Europeo degli Standard delle Telecomunicazioni (ETSI). Alla fine, prevalse Cupertino per via della semplicità e della maggiore compattezza del proprio design. La SIM voluta da Motorola e Nokia, invece, era stata progettata per integrarsi nativamente col sistema “Push-Push” che a Cupertino aborrono.
Ovviamente, nulla è dato sapere sull’eventuale introduzione nel mercato di questa novità; magari sarà implementata sui nuovi iPad in arrivo il 22 ottobre, o forse direttamente su iPhone 6 l’anno prossimo. Su questo fronte, tuttavia, non esistono mai certezze.