Nelle scorse ore, lo U.S. Patent and Trademark Office ha assicurato ad Apple un paio di brevetti davvero interessanti. Il primo consentirà in futuro di creare un logo luminoso nella scocca che, da spento, risulta completamente invisibile; l’altro, invece, permetterà di dissipare il calore prodotto dalle CPU e GPU dei Mac attraverso una pompa a vento ionico.
Il brevetto numero 8.303.151 e intitolato “Illuminazione da Microperforazione” copre una particolare tecnica costruttiva che rappresenta, in un certo senso, la continuazione logica degli indicatori di sleep attualmente presenti su tutti i computer in alluminio di Apple. La differenza è che, in luogo di una sola perforazione, Cupertino vuole produrne centinaia e tutte piccolissime; tanto minute da risultare invisibili ad occhio nudo, ma sufficientemente ampie perché la luce riesca a passarvi attraverso. È un ingegnoso accorgimento di natura estetica applicabile non solo ai computer ma anche ai mouse e ai dispositivi mobili:
Se è vero che, per gli utenti, risulta molto importante fornire elementi visivi attraenti su molti dispositivi elettronici, è anche vero che gran parte dell’appeal estetico di un dispositivo può essere compromesso se gli elementi visivi sul display non trasmettono luce a sufficienza per essere adeguatamente percepiti. Inoltre, l’appeal estetico di un dispositivo può risultare compromesso o inefficace se gli elementi visivi del display restano percettibili anche quando sono spenti.
Curiosamente, il documento in questione non esula mai dalle questioni estetiche e fa particolare riferimento alla mela luminosa. Tutto il contrario di quel che scrivono alcune testate come TechCrunch, che arriva a parlare addirittura di “Interfacce touch che spariscono dopo l’uso.” Non che Apple non abbia già pensato alla cosa, intendiamoci; ne parlavamo giustappunto qualche anno fa: ma come già detto, il brevetto di oggi riguarda il logo e nient’altro.
L’altro documento, invece, descrive un sistema di raffreddamento della circuiteria ultra-silenzioso in grado di generare un flusso d’aria ionizzata controllato da campi elettromagnetici dinamicamente modulati. È il brevetto numero 8.305.728 e intitolato “Metodi ed apparato per la dissipazione del calore prodotta dai dispositivi elettronici.” Non è una novità assoluta nel panorama, e già altre società si sono gettate tempo addietro in progetti simili. Tralasciando i particolari tecnici, l’idea consiste nella creazione d’un campo elettrico capace di ionizzare le particelle d’aria -cioè di imprimere loro una carica elettrica- così da poterle spostare a proprio piacimento laddove c’è più necessità. E poiché tale tecnologia occupa relativamente poco spazio e consuma meno energia dei sistemi di raffreddamento tradizionali, la sua applicazione risulta fattibile anche su gingilli come iPhone o iPod touch.
Ovviamente, non è possibile prevedere se e quando simili trovate debutteranno in prodotti reali; ma è evidente che a Cupertino stiano cercando di superare per qualità e funzionalità il vecchio raffreddamento a liquido.