Anche i clienti meno smaliziati sanno ormai che i prodotti Apple di grande successo vengono aggiornati con cadenza annuale, per cui a fronte del picco di vendite che si verifica al lancio di un nuovo modello, segue dopo circa sei mesi un naturale calo della domanda. D’altra parte i prodotti Apple, a differenza di quelli della concorrenza, mantengono inalterato il prezzo di vendita e nessun cliente vuole ritrovarsi dopo pochi mesi dall’acquisto un prodotto superato pagato a prezzo pieno.
Il successo di vendite dell’iPad mini ha spiazzato la stessa Apple, per tre mesi dal lancio la disponibilità del piccolo tablet è stata inferiore alle richieste della clientela, cosa che ha allungato di qualche settimana i tempi di consegna, nonostante fosse stata incrementata la produzione per soddisfare l’elevata domanda.
A distanza di sei mesi dal lancio però anche per l’iPad mini è arrivato l’appuntamento con il calo fisiologico della domanda, probabilmente dovuto anche alle insistenti indiscrezioni che prevedono il lancio di un nuovo modello dotato di display retina e quindi il conseguente calo di prezzo del modello di prima generazione.
Il DigiTimes afferma che i produttori di componenti di iPad mini prevedono un calo delle consegne del 20-30% nel secondo trimestre del 2013, proprio a causa di una diminuzione della domanda:
Il calo della domanda è dovuto ai clienti che sono in attesa del lancio della prossima generazione di iPad mini.
Apple ha recentemente rivisto i propri piani ordinando la produzione di 10-12 milioni di iPad mini, contro i 15 milioni di esemplari prodotti nel trimestre precedente.
Apple spera in ogni caso di consegnare 55 milioni di iPad mini nel corso del 2013.