Proprio pochi giorni fa Apple ha rivelato numeri incoraggianti per le performance delle nuove Apple Tv, eppure non è ancora la regina del settore. Negli Stati Uniti i noleggi su iTunes stanno crescendo, ma stiamo parlando di circa un decimo della quota di Netflix, l’avversario principale di Apple. Tra noleggi di DVD e streaming su computer, Netflix distribuisce circa 5,1 milioni di telefilm e film al giorno, contro i 475.000 film e telefilm giornalieri di iTunes. Per questo ha destato interesse la provocazione dell’analista di Gleacher & Co. Brian Marshall, secondo cui Apple dovrebbe mettere mano al portafogli e acquistare Netflix fino a che sarà in tempo. Attualmente Netflix genera circa 550 milioni di dollari per trimestre, il noleggio su iTunes ne genera 60 e l’acquisto su iTunes ne genera 50.
Con l’acquisizione di Netflix Apple non solo entrerebbe in possesso di un gran numero di clienti, ma soprattutto di una libreria di ben 150.000 titoli, contro i 15.000 di iTunes Store. Senza dimenticare, poi, le intenzioni di Netflix di espandersi anche in Europa, cosa che entrerebbe in sintonia con le prospettive globali di Apple. Insomma, forse questo è il momento giusto di spendere parte del fatturato accumulato in questi anni.
Attualmente Netflix viene integrato da Apple direttamente nelle Apple TV vendute negli USA. Questa funzione rende più appetibili i dispositivi ma, ovviamente, non porta profitti allo store. Attualmente molti analisti considerano un iTunes Store solo un volano per la vendita di dispositivi con la mela, raggiungendo un fatturato di poco superiore al break even. In futuro, però, questo settore dovrà espandersi e, secondo le analisi, potrebbero diventare uno dei più appetibili del bilancio. In questo caso il modello di business di Netflix potrebbe essere un’evoluzione interessante e profittevole: non più un pay-per-view, ma un costo fisso mensile, in cambio della possibilità di vedere tutto il catalogo.
L’eventuale acquisto di Netflix dovrebbe costare circa 12 miliardi di dollari, Apple ha un patrimonio investibile di 51 miliardi di dollari.
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